La mancanza di acqua coinvolge oltre 10 milioni di persone. Plan International ha lanciato una campagna di sostegno alla popolazione
Etaferahu Futara, 25 anni, è stata duramente colpita dalla siccità che sta distruggendo il suo paese, l'Etiopia. "Di solito qui il fiume era pieno. Raccoglievamo cereali, verdure e mais dal nostro campo e i nostri bambini erano sani " racconta. Ora, le cose hanno preso una brutta piega: "L'anno scorso è stato terribile. La pioggia di agosto non è arrivata se non per un paio di giorni. Troppo poco". Ora, la sua famiglia sta lottando per sopravvivere. "La mia vita è ora nel caos. Mio marito mi ha lasciata perché non era in grado di mantenermi. Mio figlio si è ammalato e i medici gli hanno diagnosticato una malnutrizione acuta".
L'Etiopia sta vivendo la peggiore mancanza di acqua mai registrava da 30 anni a questa parte. Oltre 10 milioni di persone – di cui il 60% è costituito da bambini e donne in gravidanza o neomamme – hanno urgente necessità di assistenza umanitaria. A lanciare l'allarme è l’organizzazione Plan International Italia (www.plan-international.it): “L’Etiopia sta attraversando la più grave crisi umanitaria degli ultimi 30 anni a cause della siccità. I bambini sono i più colpiti - dice Tiziana Fattori, Direttore Nazionale di Plan International Italia. Anche gli italiani possono dare una mano. I fondi raccolti andranno al 100% e direttamente alla nostra sede in Etiopia che li investirà subito in aiuti alimentari e igienico-sanitari. Ne daremo un resoconto regolare e puntuale sul sito".
I bambini sono i più colpiti dalla fame che incombe sull’Etiopia a causa della gravissima siccità causata dai cambiamenti climatici dovuti a El Niño.
L’economia dell’Etiopia si basa essenzialmente sull’agricoltura che dipende dall’acqua piovana, per cui il Paese è in ginocchio. “Non abbiamo più nulla da raccogliere quest’anno a causa della carenza di acqua piovana negli ultimi due anni” – spiega Semira, che vive nella Regione di Oromia, tra le più colpite – “viviamo dell’aiuto offerto dalle organizzazioni non governative tra cui Plan International".
Non solo: la siccità porta a epidemie di malattie quali la malaria, il tracoma, la scabbia e la diarrea e le principali vittime sono i bambini sotto i 5 anni. La siccità ha devastanti conseguenze anche sull’istruzione e di conseguenza sulle future generazioni etiopi, in quanto i bambini – e specialmente le bambine – abbandonano la scuola per l’inedia e per compiere lunghi tragitti alla ricerca di una fonte d’acqua.