attribuibili alla recessione

Europa e Usa, la crisi economica ha "incoraggiato" il numero dei suicidi

Tra il 2008 e il 2010 si sono tolte la vita più di 10mila persone con problemi di soldi o difficoltà nel trovare lavoro

12 Giu 2014 - 08:11
 © -afp

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Sono oltre 10 mila i suicidi avvenuti tra il 2008 e il 2010 in Europa, Stati Uniti e Canada: tutti legati ai problemi economici che hanno sconvolto tali aree geografiche. È questa l'allarmante fotografia fatta dagli studiosi della University of Oxford e della prestigiosa London School of Hygiene & Tropical Medicine. Pubblicati sul British Journal of Psychiatry, i risultati mostrano che i tassi di suicidio sono aumentati di molto dopo il 2007 e tra i maschi si sono anche quadruplicati.

I ricercatori hanno analizzato i dati recentemente messi a disposizione dall'OMS. Salta subito all'occhio il crescendo dei suicidi in Europa che in due anni sono saliti del 6,5%, valore che è rimasto a livelli elevati anche durante tutto il 2011. In Canada, invece, la percentuale è del 4,5% mentre negli Stati Uniti del 4,8%. Un altro dato riscontrato è che a parità di recessione economica, nei paesi dove sono stati attuati dei programmi a favore dell'occupazione (come in Svezia), i tassi di suicidio non sono cresciuti.

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