A Strasburgo si vota per il successore del tedesco Martin Schulz. Il gruppo dei conservatori Ecr ha annunciato il suo sostegno al candidato Ppe: si allarga la forbice con il candidato socialista
L'elezione del nuovo presidente del Parlamento europeo si risolverà con un ballottaggio tra due italiani, il candidato del Ppe Antonio Tajani e quello dei socialisti e democratici Gianni Pittella. L'annuncio ufficiale è arrivato dal presidente uscente, Martin Schulz: al terzo turno di votazione Tajani ha ottenuto 291 voti e Pittella 199. La maggioranza assoluta dei voti validi espressi (che sono stati 690) era pari a 346 voti.
"Nessun candidato ha ottenuto la maggioranza assoluta richiesta, si passa dunque al quarto turno, al quale possono partecipare solo i due candidati che hanno ottenuto il maggior numero di voti, vale a dire Pittella e Tajani", ha annunciato Schulz.
Con questa terza votazione, Tajani ha continuato ad aumentare i suoi voti rispetto al primo turno e al secondo turno, quando aveva ottenuto rispettivamente 274 e 287. Pittella, invece, è rimasto al palo, dopo l'aumento da 183 voti al primo turno a 200 nel secondo. Helga Stevens, candidata dei Conservatori europei (Ecr, 74 seggi) ha avuto questa volta solo 58 voti, contro i 66 del secondo turno e i 77 del primo. Tra i candidati "di bandiera" per i Verdi (51 seggi) Jean Lambert ha ottenuto al terzo turno 53 voti, per la Sinistra unitaria (Gue, 52 seggi) Eleonora Forenza ha avuto 45 voti, e Laurentij Rubega, candidato del gruppo di estrema destra Enf (40 seggi) di Marine Le Pen ha avuto 44 voti.
Anche i conservatori sostengono Tajani - Il gruppo dei conservatori Ecr al Parlamento europeo annunciano il loro sostegno alla candidatura del Ppe Antonio Tajani "dopo avere ricevuto una serie di impegni politici da parte sua". Con i 74 voti conservatori si allarga la forbice con il candidato socialista Gianni Pittella. In precedenza il gruppo Ecr aveva preso le distanze dall'intesa stretta da Ppe e Alde che ha portato alla convergenza dei liberali di Guy Verhofstadt su Tajani.
Le ripercussioni del voto sull'Ue - Il voto potrebbe avere ripercussioni a catena sulle altre istituzioni dell'Ue, Commissione e Consiglio europeo. Se infatti a prevalere dovesse alla fine essere il Ppe di Tajani, dato come favorito nei conteggi, i socialisti non potranno che dare battaglia per una delle altre presidenze, detenute al momento da altri due popolari, Jean-Claude Juncker e Donald Tusk. Una situazione che sarebbe inaccettabile, hanno ribadito, ma che però potrebbe essere risolta solo su un altro tavolo, quello delle cancellerie degli Stati membri dell'Ue.