A breve un'unità dell'agenzia per la lotta alla criminalità sarà aperta nel Pireo per il controllo degli sbarchi dalla Turchia
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Dati allarmanti dall'Europol sulla crisi migranti: secondo l'agenzia per la lotta alla criminalità dell'Unione europea, sono 30mila i sospetti trafficanti d'esseri umani dietro all'immigrazione illegale in Europa. Ad affermarlo è il capo dell'unità crimine organizzato dell'Europol, Robert Crepinko, in un'intervista all'Agenzia France-Press.
Contrastare tali il traffico di esseri umani "è di sicuro la priorità assoluta, non solo per l'Europol ma per tutti gli stati Ue", afferma Crepinko.
"Se parliamo dell'intera immigrazione clandestina nell'Unione, non solo quella nel Mediterraneo, il numero dei sospetti è di 30.000 individui", spiega il capo dell'anticrimine organizzato Ue.
L'Europol, aggiunge Crepinko, aprirà a breve un'unità nel Pireo in Grecia per combattere il traffico dalla Turchia.
Nell'ambito degli sforzi per arginare la crisi dei migranti, anche il governo britannico ha intenzione di lanciare un'offensiva militare e di intelligence contro i trafficanti di esseri umani.
A margine del G20 di Ankara, sabato il cancelliere britannico George Osborne aveva da parte sua affermato: "Dobbiamo sconfiggere queste bande criminali che fanno commercio della miseria umana e mettono a rischio la vita delle persone".
Il traffico di essere umani è una piaga sempre più profonda. Secondo Frontex infatti i guadagni del mercato illegale hanno superato quelli derivanti dal traffico di armi e droga. Per l'agenzia di controllo delle frontiere europea i criminali usano sempre di più i social come Facebook.