Gli organizzatori dell'evento, spiegano i media svedesi, hanno specificato che non saranno ammessi oggetti che "possano interrompere un appuntamento di successo"
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L'Eurovision song contest dice no alle bandiere palestinesi. Saranno ammesse solo le bandiere dei 37 Paesi partecipanti all'evento, dunque anche quella d'Israele. Lo riferisce il quotidiano svedese "Goteborgs Posten" spiegando che si tratta di una misura necessaria per evitare problemi all'evento che si terrà nella città di Malmo, in Svezia.
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La decisione dell'Ebu - L'Unione europea di radiodiffusione (Ebu), che organizza l'evento, ha specificato che nella Malmo Arena qualsiasi oggetto che "possa disturbare il successo dell'evento" non sarà permesso. Tra meno di una settimana (dal 7 all'11 maggio) si svolgeranno le semifinali e la finalissima dell'Eurovision song contest.
Le proteste - Durante i giorni della kermesse sono previste proteste a Malmo contro la guerra sulla Striscia. Nei primi mesi dell’anno in alcuni Paesi europei gruppi di contestatori della presenza di Israele nella competizione hanno organizzato raccolte firme e altri atti di protesta perché lo Stato ebraico venisse escluso. E ancora, a inizio marzo, la delegazione israeliana aveva accolto le richieste del presidente Herzog, accettando di modificare la canzone con la quale gareggia il proprio artista. In sostituzione di October Rain, considerata troppo politica è stata presentata Hurricane di Eden Golan.