Piergiorgio Rosati, italiano, sta facendo la spola in Langtang per i soccorsi. "Quando atterriamo, tra quelli che ci aspettano si scatena la guerra"
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Alle pendici dell'Everest la salvezza arriva dal cielo con gli elicotteri. E in queste ore scatta l'assalto. A raccontarlo è Piergiorgio Rosati, un elicotterista italiano d'alta quota, che proprio in queste ore sta partecipando alle operazioni di soccorso, operando nell'area del villaggio di Langtang. "Vogliono salire in 50 - racconta -. Quando arriviamo, tra quelli che ci aspettano scoppia la guerra".
E continua: "C'è una zona del villaggio che è stata completamente distrutta e sul lato più a est c'è una casa semi in piedi. Ci sono un bel po' di persone e ci stanno aspettando e sono in grande difficoltà. Tu atterri e ne puoi portare via 5-6 a colpo e questi vogliono saltar su in 50 perché è quasi una guerra civile per cui bisognerebbe andare dentro armati. Se il tempo sarà migliore riusciremo a portarne via tantissimi".
Rosati racconta poi che "fuori dal paese ti rendi conto di quello che è il dramma perché trovi micro paesi completamente distrutti, vedi un po' di lamiere appoggiate a tantissime macerie e nessuna anima viva. Se questi paesini erano abitati vuol dire che sono tutti là sotto. Avranno un gran da fare a tirar fuori tutte queste persone".