Confessò in diretta tv il delitto della moglie, l'attrice Mitra Ostad
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L'ex sindaco di Teheran Mohammad Ali Najafi è stato condannato a morte in primo grado per l'omicidio della moglie, l'attrice Mitra Ostad, avvenuto a fine maggio. Lo ha reso noto il portavoce della magistratura della Repubblica islamica, Gholamhossein Esmaili. Najafi (che è stato anche ex vicepresidente iraniano) è colpevole di "omicidio premeditato". Al politico comminati per "possesso illegale di arma da fuoco" due anni aggiuntivi d prigione.
Najafi potrà fare appello contro la sentenza alla Corte suprema entro venti giorni. Durante il processo, iniziato questo mese, aveva confessato il delitto, dicendo di aver agito dopo aver scoperto una relazione extraconiugale della moglie, sposata in seconde nozze senza divorziare dalla prima.
Pur essendo legale, in Iran la poligamia è socialmente criticata. Il caso ha avuto grande eco sui media locali dopo la trasmissione shock in tv della sua confessione.
Il corpo della donna fu ritrovato nella vasca da bagno dell'abitazione, dopo che Najafi si era consegnato alla polizia avendo ammesso di aver aperto il fuoco. Come ha ricordato Esmaili "la sentenza non è definitiva e può esssere impugnata contro la Corte Suprema". La famiglia della vittima aveva richiesto la legge del taglione, la legge islamica del 'qesas', che in questo caso prevede la pena di morte.