Contatti persi poco prima di toccare il suolo di Marte. Dai dati inviati prima del black out si spera di capire cosa sia successo al lander
Successo parziale per la missione ExoMars: mentre il lancio del satellite Tgo (seconda sonda europea presente nell'orbita di Marte) è riuscito, non si hanno più notizie del lander Schiaparelli che ha interrotto i contatti pochi istanti prima di toccare il suolo del pianeta rosso. Le speranze di ristabilire le comunicazioni tuttavia non sono ancora perdute, ha spiegato il direttore delle operazioni di volo dell'Agenzia spaziale europea Paolo Ferri.
ExoMars, successo per il lancio del satellite Tgo - Successo quindi parziale per la missione ExoMars. La buona notizia è che l'Europa ha un'altra sonda, la seconda, nell'orbita di Marte, il Tgo (Trace Gas Orbiter), che sta funzionando perfettamente, la notizia meno buona è appunto il silenzio del lander Schiaparelli.
L'analisi dei dati inviati da Schiapparelli necessari per capire cosa sia accaduto - Non sappiamo ancora se Schiaparelli abbia toccato il suolo di Marte sano e salvo o se sia stato danneggiato durante la discesa: la risposta definitiva potrà arrivare soltanto quando i tecnici del centro di controllo della missione, che si trova in Germania, avranno completato l'analisi dei dati ricevuti dal Tgo e dalle altre due sonde che hanno registrato i dati di Schiaparelli durante la discesa.
Missione ad "alto tasso" italiano - Organizzata dalle agenzie spaziali di Europa (Esa) e Russia (Roscomos), la missione ExoMars ha visto un'importante partecipazione dell'Italia, con l'Agenzia Spaziale Italiana (Asi), il mondo della ricerca e quello dell'industria, con Thales Alenia Space, Leonardo Finmeccanica e Telespazio.
Le ipotesi su cosa può essere accaduto al lander - Le prossime ore, forse i prossimi giorni potranno essere decisivi per ricostruire l'accaduto. "Siamo delusi e preoccupati, ma le notizie che abbiamo finora non vogliono dire nulla ancora sull'esito dell'atterraggio: potrebbe essere successo di tutto", ha detto il responsabile delle operazioni di volo dell'Esa, Paolo Ferri. Al momento le ipotesi sono moltissime. La peggiore è il mancato funzionamento dei retrorazzi: in questo caso il veicolo avrebbe avuto un impatto violento sul suolo marziano. L'ipotesi ottimistica è invece che nelle ultime fasi dell'atterraggio su Marte Schiaparelli abbia avuto un problema nel cambio di antenna, che era previsto dalla missione.