Roma è ufficialmente tra le città candidate per l'esposizione del 2030. Negli ultimi anni sono state diverse le tematiche al centro delle fiere
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C'è anche Roma, assieme a Riad e Busan, tra le città candidate a ospitare la 39esima edizione dell'Expo (tra quelle riconosciute dal Bureau International des Expositions). Il tema presentato è "Persone e Territori: Rigenerazione, Inclusione e Innovazione". Un ritorno in Europa (e in Italia) visto che le ultime edizioni, Milano nel 2015 esclusa, si sono svolte nel continente asiatico. Andiamo a vedere in breve cos’è accaduto nelle ultime cinque esposizioni internazionali.
Ricordata come l'edizione dei record, sia per i costi, che per il numero dei partecipanti, con 192 Paesi e 50 organizzazioni internazionali presenti. Anche il numero di visitatori fu il più elevato di sempre, con 73 milioni di persone che arrivarono all'esposizione. Il tema dell'esposizione cinese era "Better city, better life" ovvero migliorare la qualità della vita in ambito urbano. Si discusse principalmente del problema della pianificazione urbana e dello sviluppo sostenibile nelle nuove aree cittadine, ma anche di come effettuare opere di riqualificazione in un tessuto urbano già esistente. L'area di 5.3 km² dedicata alla Expo 2010 si trovava sulle due sponde del fiume Huangpu collegate da un ponte e da traghetti fluviali.
Si è svolta tra il maggio e l'agosto del 2012 in Corea del Sud. Parteciparono 106 Paesi, con un totale di oltre otto milioni di visitatori. Il tema scelto fu "Costa e Oceani che vivono - Diversità di Risorse e Attività sostenibili", che si mise in continuità con quello scelto per la Expo 2008 di Saragozza "Acqua e sviluppo sostenibile". L'organizzazione coreana affrontò temi quali la distruzione dell'ecosistema marino e la scarsità di risorse, il raggiungimento di nuovi equilibri attraverso scienza e natura, anche attraverso la creazione di nuove tecnologie ecocompatibili, approfondire il problema della competizione per lo sfruttamento del mare. Oltre ai padiglioni e alle strutture, l’Expo di Yeosu fu caratterizzata da numerosi eventi e spettacoli di intrattenimento, sia in esterni che in interni. Si tennero spettacoli acquatici, parate, concerti di artisti internazionali, spettacoli teatrali e proiezioni cinematografiche.
L'edizione italiana, svoltasi tra maggio e ottobre, vide la partecipazione di 137 nazioni, oltre a più di 40 aziende e organizzazioni. Il tema principale era l'alimentazione come indicato anche dal motto "Nutrire il pianeta, energia per la vita". Sono state chiamate in causa le tecnologie, l'innovazione, la cultura, le tradizioni e la creatività legati al settore dell'alimentazione e del cibo. Il punto principale è stato il diritto inalienabile a una alimentazione sana, sicura e sufficiente per tutti gli abitanti della Terra. Oltre ai padiglioni dei vari Stati ve ne fu uno per ogni regione italiana. Venne inoltre scritta la "Carta di Milano", un documento che elencava i principi e gli obiettivi dei firmatari riguardo al tema della nutrizione, della sostenibilità ambientale e dei diritti umani. Alla fine della manifestazione venne consegnata all'Onu.
Quella del 2017 è stata l'edizione meno frequentata tra le ultime, nonostante i grandi sforzi del governo kazako. Parteciparono 115 Paesi e una ventina di organizzazioni che portarono poco meno di quattro milioni di visitatori. Il tema scelto riguardava la "Future Energy", per cui si è parlato dei modi per produrre energia pulita, della questione della disponibilità energetica, della sostenibilità e dei trend di sviluppo delle rinnovabili.
Tenutosi con un anno di ritardo (ottobre 2021-marzo 2022) rispetto al previsto a causa della pandemia di Covid-19, mantenendo la denominazione per questioni di marketing. Prima edizione organizzata in un paese arabo, il suo tema era "Connecting Minds, Creating the Future". I tre grandi temi dell'esposizione, opportunità, mobilità e sostenibilità sono protagonisti al centro di altrettanti quartieri tematici, connessi alla piazza centrale Al Wasl. Nonostante i postumi della pandemia l'esposizione ha comunque visto la presenza di 192 paesi e 24 milioni di visitatori. Il padiglione italiano, con il claim "La Bellezza unisce le Persone", è stato premiato alla vigilia della chiusura dell'Esposizione Universale con due riconoscimenti: miglior Padiglione agli UAE Innovates Awards, conferito al progetto più innovativo nella categoria "Best innovation that achieves sustainability" e un bronzo nei premi del Bureau International des Expositions (BIE) per la "miglior interpretazione del tema".