Il segretario di Stato americano, John Kerry: "Siamo pronti a sospendere l'accordo bilaterale". L'Unicef: "Bimbi intrappolati in un incubo vivente"
Il segretario di Stato americano, John Kerry, ha minacciato di congelare la cooperazione con la Russia sulla Siria, a meno che Mosca non ponga fine ai bombardamenti sulla città di Aleppo. Gli Stati Uniti stanno valutando inoltre "opzioni non diplomatiche" per far fronte alla crisi siriana. Da venerdì sono 96 i bambini morti nei raid sulla città.
Nel corso di una conversazione telefonica con il suo omologo russo Sergey Lavrov, il capo della diplomazia di Washington ha dichiarato che "gli Stati Uniti si preparano a sospendere il loro impegno bilaterale". Kerry ha precisato che gli Stati Uniti sono pronti a sospendere in particolare "la messa a punto di un centro congiunto" di coordinamento militare previsto dagli accordi di pace firmati a Ginevra il 9 settembre.
Unicef: "Bambini di Aleppo intrappolati in un incubo vivente" - Da venerdì 96 bambini sono stati uccisi e 223 sono stati feriti dai bombardamenti effettuati sulla città di Aleppo. A riferirlo è l'Unicef, che ha definito "un incubo vivente" quello in cui sono "intrappolati" i piccoli siriani: "Non ci sono parole per descrivere le sofferenze che stanno patendo". L'organo Onu ha inoltre denunciato il pessimo stato di salute della rete sanitaria nelle zona teatro del conflitto: i medici lasciano il Paese (sono 30 solo negli ultimi giorni), l'occorrente per i trattamenti d'urgenza sono agli sgoccioli e i feriti non fanno che aumentare giorno dopo giorno.