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La famiglia Regeni esprime la sua "indignazione per le modalità, la tempistica e il contenuto della decisione del Governo italiano di rimandare l'ambasciatore al Cairo". Questo il pensiero della famiglia del ricercatore ucciso in Egitto nel febbraio 2016. "Non vi è stata nessuna svolta nel processo sul sequestro, le torture e l'uccisione di Giulio. Solo quando avremo la verità l'ambasciatore potrà tornare al Cairo senza calpestare la nostra dignità".