condannato per traffico internazionale di stupefacenti

Filippo Mosca estradato in Italia, trasferito a Viterbo dopo la detenzione in Romania | La madre: "Per lui in carcere condizioni disumane"

Il giovane trentenne di Caltanissetta era stato condannato a 8 anni e 3 mesi per traffico internazionale di sostanze stupefacenti, assieme all'amico Luca Cammalleri

29 Gen 2025 - 19:02
 © Ansa

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Dopo quasi un anno e nove mesi di detenzione in Romania, Filippo Mosca è tornato in Italia e si trova in carcere a Viterbo. Il giovane trentenne di Caltanissetta era stato condannato a 8 anni e 3 mesi per traffico internazionale di sostanze stupefacenti, assieme all'amico Luca Cammalleri, e rinchiuso prima nel carcere di Porta Alba a Costanza. Con loro anche un'altra giovane italiana il cui nome non è mai venuto allo scoperto. Da luglio, sia Mosca che Cammalleri erano stati condotti nel penitenziario di Bucarest. La notizia del suo trasferimento in Italia è arrivata dalla madre Ornella Matraxia, che ha detto: "Per lui in Romania condizioni disumane". 

Il caso giudiziario

 Dal 3 maggio 2023, data in cui il figlio è stato arrestato, la madre di Mosca si batte per la sua scarcerazione, convinta dell'innocenza di Filippo che ha sempre respinto le accuse formulate dai giudici romeni. Giudici che hanno più volte detto no, nel corso di questi mesi, alla richiesta della difesa degli arresti domiciliari. L'amico, Luca Cammalleri, sarebbe stato trasferito nel carcere di Viterbo già a dicembre.

La madre: "Sollevata per il trasferimento"

 "Chiaramente mi sento un po' sollevata - ha detto la madre del trentenne - per il fatto che intanto si sia chiusa la parentesi romena, così dura. Adesso si apre una nuova fase in cui continueremo a lottare". La donna ha parlato di "condizioni disumane" per suo figlio in Romania e ha aggiunto: "Non a caso il carcere di Porta Alba è definito un lager". E ha ripreso: "Ora combatteremo contro quello che è un vero e proprio accanimento contro i nostri ragazzi. Poterlo fare nel nostro Paese sicuramente sarà più semplice, così come sarà più semplice dar voce a questa storia". 

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