RIENTRATO ALLARME TSUNAMI

Fortissimo terremoto di magnitudo 8.4 al largo del Messico: "almeno 61 morti"

Tra le vittime anche due bambini nello Stato di Tabasco. Danni e almeno una vittima anche in Guatemala. Diverse persone sono intrappolate sotto le macerie di un hotel crollato a Matias Romero

09 Set 2017 - 06:02
 © ansa

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Una fortissima scossa di terremoto di magnitudo 8.4, a una profondità di 33 chilometri, ha colpito la costa occidentale del Messico, al confine del Guatemala. Rientrata l'allerta tsunami, ma le onde restano molto alte. Secondo le autorità locali, ci sarebbero "almeno 61 morti", tra cui due bambini. Danni e almeno una vittima anche in Guatemala. Diverse persone sono intrappolate sotto le macerie di un hotel crollato a Matias Romero (Oaxaca).

L'epicentro del sisma è stato individuato al largo del Chiapas. Secondo il Servizio sismologico nazionale del Messico, si è trattato del sisma di maggior magnitudo mai registrato nella storia del Paese. Ci sono però stime contrastanti sulla magnitudo: secondo il Servizio geologico degli Stati Uniti è stata di 8.1, mentre secondo il Centro di allerta tsunami del Pacifico di 8.2. L'albergo "Ane Centro", di sei piani è crollato parzialmente rimanendo appoggiato su uno dei lati.

Altre forti scosse hanno seguito la prima: le due più significative hanno avuto magnitudo 6.1 e 5.8, colpendo rispettivamente a 72 chilometri e a 121 chilometri a sudest di Salina Cruz, nello Stato messicano di Oaxaca. Effettuate evacuazioni precauzionali delle popolazioni che vivono sulle coste del pacifico di Messico, Ecuador, Nicaragua, Panama, Honduras e Guatemala per il timore di possibile onde tsunami pericolose.

Il municipio di Juchitan de Zaragoza, sulla costa di Oaxaca, risulta tra le zone più colpite dal sisma. Nella cittadina sono crollati diversi edifici, tra i quali il palazzo municipale e un hotel. Demetrio Reyes, responsabile della protezione civile di Oaxaca, ha riferito che diverse persone hanno perso la vita. In queste ore si sta cercando di soccorrere le persone rimaste intrappolate in diversi edifici, tra cui l'albergo.

Circa 50 milioni di persone hanno avvertito la scossa. Lo ha detto il presidente messicano Enrique Pena Nieto. In una breve dichiarazione a Televisa, il Capo dello Stato ha invitato la popolazione a stare all'erta, in vista di possibile repliche nelle prossime 24 ore, e non ha escluso danni strutturali ad abitazioni ed edifici.

A Città del Messico il forte terremoto ha scosso anche l'Angelo dell'indipendenza, lo storico monumento che si trova sul Paseo de la Reforma nella capitale, della quale è uno dei simboli. La colonna, che è stata eretta nel 1910, era crollata durante il terremoto del 1957. Il governo messicano ha reso noto che le scuole nella capitale rimarranno chiuse "per poter precedere ad una revisione delle infrastrutture".

In Messico tra le vittime anche due bambini. Il governatore dello Stato di Tabasco, Arturo Nunez, ha detto che uno è morto in seguito al crollo di un muro, mentre l'altro era un bebè deceduto in ospedale quando è mancata l'elettricità. Il neonato era collegato al respiratore automatico.

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