Foto torture a detenuti, Pentagono le pubblica dopo aver perso battaglia legale
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Immagini forti di detenuti vittime di abusi nelle carceri statunitensi in Iraq, Afghanistan e (forse) Guantanamo
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Dopo oltre 10 anni di battaglie legali, il Pentagono è stato costretto a pubblicare circa 200 foto di detenuti vittime di torture e abusi nelle carceri statunitensi in Iraq, Afghanistan e (forse) Guantanamo. E' dall'ottobre del 2003 infatti che l'associazione American Civil Liberties Union lotta per la pubblicazione delle foto delle torture attuate nelle prigioni americane in Medio Oriente nel corso dell'era Bush.
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L'associazione ha già annunciato di voler proseguire nella sua battaglia per la divulgazione di altre 1.800 immagini, che il Pentagono si ostina a mantenere segrete.
Già a novembre scorso, il segretario alla Difesa, Ashton Carter, aveva aperto la strada alla pubblicazione di 198 fotografie, dopo che due dei suoi predecessori, Leon Panetta e Robert Gates, si erano rifiutati di divulgarle. Ciononostante l`American Liberties Civil Union aveva criticato quel rilascio come "insufficiente e arbitrario", attaccando apertamente l`amministrazione Obama.
Il 19 febbraio, data della prossima udienza, il gruppo ha citato il caso di Eric Garner, l'afroamericano morto per soffocamento a New York dopo che un poliziotto lo aveva atterrato con la presa al collo. Il video circolò molto sui social media e diede il via a proteste in tutti gli Stati Uniti. "Crediamo che le foto, quando vengono pubblicate, possano avere la capacità di fare lo stesso nei casi di abusi contro i detenuti, e credo che anche il Pentagono lo sappia", ha detto al Guardian Alex Abdo, avvocato della non profit.