© Ansa
© Ansa
© Ansa
© Ansa
Lo straordinario ritrovamento è stato fatto da un team di archeologi co-diretto dal professor Nicola Laneri, docente di Archeologia e Storia dell'Arte del Vicino Oriente Antico all'Università di Catania
© Ansa
Immaginate una sorta di grande mensa, a pianta circolare e verosimilmente tutta coperta da un incannucciato, super organizzata, con tanto di stoviglie di ceramiche e alloggiamenti per molti bracieri in modo da cucinare per tante persone. Per di più, situata in una posizione panoramica, ben visibile dai viaggiatori che percorrevano la valle lungo il fiume Kura: probabilmente popolazioni nomadi del Caucaso meridionale. Si tratta di un insediamento di ben 3500 anni fa, il primo mai scavato fino a oggi, emerso a Tava Tepe, in Azerbaijan, grazie al lavoro della missione GaRKAP, una collaborazione tra l’Università di Catania, il Camnes di Firenze e l'Accademia delle Scienze di Baku, con il supporto finanziario del ministero degli Esteri e della Scuola superiore di Archeologia di Catania.
Una scoperta unica sia per il tipo di scavo da cui è emersa, che apre un nuovo filone di indagini archeologiche in Azerbaijan, sia per la funzione che può aver avuto e su cui gli esperti dovranno ora applicarsi. Lo scavo è infatti un unicum che potrebbe aprire nuove frontiere nello studio delle antiche civiltà caucasiche e sulla loro organizzazione. "È difficile trovare insediamenti come questo di questa epoca: generalmente si scavano i Kurgan (i tumuli sepolcrali costruiti sopra una tomba) oppure si cercano insediamenti fortificati da murature ciclopiche sulle montagne. Ma a tutti noi che ci occupiamo di questa regione ci interessa vedere come la componente nomadica si sia trasformata" dice, il professor Nicola Laneri, docente di Archeologia e Storia dell'Arte del Vicino Oriente Antico all’Università di Catania, che co-dirige il progetto assieme al professor Bakhtiyar Jalilov dell' Azerbaijan National Academy of Science.
"La straordinarietà della scoperta sta nell'altissima densità di stoviglie - sono stati ritrovati almeno 100 vasi - che venivano riposte lungo il circolo esterno dell'edificio, e dei ritrovati residui di animali" che erano stati cucinati nella mensa, spiega ancora il docente. Si tratta insomma di un insediamento unico. Ne erano stati trovati altri in Georgia e Armenia, ma mai in questa zona e tanto meno con una cucina. Un lavoro che con molte probabilità consentirà di proseguire con nuovi progetti in Azerbaijan.