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Dopo essere stato il primo Paese a firmarla 10 anni fa, la Turchia si è ritirata dalla storica Convenzione di Istanbul contro la violenza sulle donne. A seguito della notizia, centinaia di donne si sono radunate proprio Istanbul per protestare contro la decisione, gridando slogan pro-Lgbt e chiedendo le dimissioni di Erdogan. La Convenzione del Consiglio d'Europa sancisce che gli uomini e le donne hanno uguali diritti e obbliga le autorità statali a prendere provvedimenti per prevenire la violenza di genere, proteggere le vittime e perseguire i responsabili. Dal partito di Erdogan era partita la richiesta di una revisione dell'accordo, sostenendo che non fosse coerente con i valori conservatori della Turchia poiché "incoraggia" il divorzio e "mina" l'unità familiare. Quel testo promuoverebbe l'omosessualità attraverso l'uso di termini come orientamento sessuale e identita' di genere.
Secondo la "We Will Stop Femicide Platform", dall'inizio dell'anno in Turchia sono state uccise 77 donne, mentre nel 2020 i femminicidi sono stati 409.