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Il tempo di sbrigare le pratiche burocrative successive al suo fermo ed Elena Osipova, la 77enne sopravvissuta all'assedio nazista di Leningrado che grida il suo no alla guerra di Putin e per questo il 3 marzo era stata trascinata via dalla polizia, è tornata in piazza a San Pietroburgo. Così, a partire dal 6 marzo e nei giorni successivi, la nonnina resistente si è presentata solitaria al suo solito angolo, mostrando, in piedi e in silenzio, come prevedono le normative russe sulle manifestazioni dei singoli cittadini, scritte e disegni sui cartoni che lei stessa realizza. E il tono è sempre acceso nel suo pacifismo, che va avanti da anni. Così si può leggere, per esempio, "L'indifferenza di oggi ucciderà i tuoi figli domani". Intorno a lei, si affollano passanti e sostenitori. La donna è stata soprannominata "la coscienza di San Pietroburgo", città che ha dato i natali, tra l'altro, allo stesso Putin.