Da un paio di giorni corrono via Telegram nuove iniziative di protesta dei russi che si oppongono alla guerra. E la mobilitazione diventa sempre più creativa, nel tentativo di sfuggire alla stretta delle nuove normative introdotte nella Federazione all'avvio della cosiddetta "operazione militare speciale" In Ucraina. Così, in particolare, i giovani russi, per evitare altra censura, repressioni e carcere, si ingegnano e, dopo i nastri verdi, lo sfoggio di abiti neri a lutto, le scritte "No alla guerra" su monete e banconote, ecco i cartellini dei prezzi "modificati" da applicare sugli scaffali dei supermercati o inserire nei vestiti in vendita nei negozi di abbigliamento. L'obiettivo è far arrivare il messaggio pacifista a più persone possibili nella Federazione, dopo che l'informazione è ormai solo governativa con la sospensione di tutte le testate indipendenti. Ma sulle chat di Telegram non ci si arrende e si danno le istruzioni su come agire, oltre a mostrare esempi di "nuovi" cartellini e codici a barre da stampare. "Entrare nel supermercato con la mascherina, muoversi tra gli scaffali senza dare nell'occhio, fare piccoli acquisti senza usare le carte fedeltà", è la direttiva, mentre per il 2 aprile sono in programma i tradizionali "meeting" di protesta in piazza da Mosca a San Pietroburgo, per continuare a gridare "Niet Voinye" ("No alla guerra", appunto) sfidando le manette