© Ansa
© Ansa
Nell'immagine, scattata dal fotografo Mohammed Salem, una donna che abbraccia il corpo senza vita della nipote
© Ansa
© Ansa
A vincere il World Press Photo 2024 è la fotografia denominata la "Pietà di Gaza". L'immagine dell'anno è stata scattata dal fotografo Mohammed Salem all'ospedale di Nasser. E rappresenta una donna, Inas Abu Maamar, che abbraccia il corpo senza vita di Saly, sua nipote di cinque anni, avvolta in un sudario, tragicamente uccisa insieme alla madre e alla sorella quando un missile israeliano ha colpito la loro casa.
© Tgcom24
Mohamed Salem, che è un fotografo palestinese della Reuters, ha descritto l'immagine come un "momento forte e triste che riassume il senso più ampio di ciò che stava accadendo nella Striscia di Gaza". Pur non mostrando i visi dei due soggetti ricorda moltissimo il capolavoro di Michelangelo per la sua plastica drammaticità. Un'immagine in due dimensioni che, secondo molti osservatori, potrebbe diventare una statua, un monumento in grado di rappresentare questa tragica guerra.
Per quanto riguarda le altre categorie annunciate oggi: la sudafricana Lee-Ann Olwage ha vinto il premio "Photo Story of the Year" per la serie "Valim-babena" pubblicata sulla rivista GEO; il fotografo Alejandro Cegarra inoltre, originario del Venezuela e migrato in Messico nel 2017, ha vinto il premio per il progetto a lungo termine con "The Two Walls", pubblicato dal New York Times e da Bloomberg; l'ucraina Julia Kochetova ha vinto il premio Open Format per "War Is Personal"; Associated Press ha vinto il premio Open Format nella categoria Africa regionale con la storia multimediale "Adrift" dei giornalisti Renata Brito e Felipe Dana; ed Ebrahim Noroozi di Associated Press ha vinto il premio Asia Stories per la serie "Afghanistan on the Edge", che documenta il Paese da quando i talebani hanno preso il potere nell'agosto 2021.
World Press Photo è un'organizzazione indipendente senza scopo di lucro con sede in Olanda, fondata nel 1955. L'immagine di Gaza vincitrice del World Press Photo of the Year "racchiude davvero un forte senso di impatto", ha dichiarato la presidente della giuria mondiale Fiona Shields, responsabile della fotografia del quotidiano The Guardian. "È incredibilmente commovente da vedere e allo stesso tempo è un'argomentazione potente per la pace", ha aggiunto. La giuria del World Press Photo ha elogiato il senso di cura e rispetto dello scatto di Mohammed Salem, sottolineando che offre uno "sguardo metaforico e letterale su una perdita inimmaginabile".
Non è la prima volta che Salem viene premiato per il suo lavoro sul conflitto israelo-palestinese; ha ricevuto un premio World Press Photo più di 10 anni fa per un'altra rappresentazione del tributo umano del conflitto nella Striscia di Gaza.