L'ex capitano della Roma: "Vado in Russia in quanto uomo di sport, non da politico o diplomatico. Andrei anche a Kiev per gli stessi motivi"
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Dopo settimane di polemiche e critiche, Francesco Totti ha deciso di recarsi in Russia con il figlio per partecipare all'International Rb Award. Si tratta di premi internazionali organizzati da Рейтинг букмекеров (Bookmaker Ratings), uno dei principali portali russi dedicati allo sport e alle scommesse. Il viaggio dell'ex capitano della Roma era diventato un caso politico, perché non aveva rifiutato a priori di recarsi nel Paese che ha invaso l'Ucraina e che è tuttora oggetto delle sanzioni occidentali, nonostante il riavvicinamento con gli Usa di Donald Trump.
"Vado in Russia in quanto uomo di sport, non da politico o diplomatico", aveva precisato Totti. "Ho sempre promosso i valori dello sport nel mondo, prima da calciatore e ora in una nuova veste. Non avrei problemi ad andare a Kiev per gli stessi motivi", ha sottolineato. La leggenda giallorosso ha poi osservato: "Se mi arrivasse una richiesta da parte di un organo competente per non partecipare all'evento di Mosca, non esiterei un momento a fare un passo indietro. Per il resto si tratta solo ipocrisie e speculazioni di chi vuole ottenere visibilità usando il mio nome".
All'aeroporto di Mosca, Totti è stato accolto dal ceo di Bookmaker Rating, Asker Thalidzhokov, e dal socio amministratore di Odds, Aram Poghosyan. Il primo, senza fornire dettagli precisi, ha ammesso che l'ex calciatore percepirà una somma "a sei zeri in euro" per la sua partecipazione (comprese le spese di viaggio), aggiungendo che con ogni probabilità si tratta dell'ambasciatore "più costoso nella storia della manifestazione".
Oltre che da calciatore, Francesco Totti si era recato in Russia anche nel 2021 per questioni sportive simili a quelle odierne. All'epoca, con al seguito Ilary Blasi e figli, fu invitato dal ministero del Turismo russo per ricoprire il ruolo di ambasciatore dell'International Football Development Association.
Dal punto di vista russo, la visita di Totti a Mosca rappresenta da settimane un evento attesissimo. Già da metà marzo la capitale russa si era vestita di cartelloni promozionali in cui l'ex campione veniva descritto come "l'imperatore di ritorno nella Terza Roma", a conferma delle radicate velleità imperiali del Cremlino e della sentitissima eredità del fu Impero Romano e di Costantinopoli.