L'appello è stato lanciato sul Journal du Dimanche. Tra le firmatarie anche la direttrice del Fmi, Christine Lagarde
Diciassette ex ministre francesi di diverse correnti politiche hanno lanciato un appello congiunto sul Journal du Dimanche contro le molestie sessuali, invitando le donne a denunciare "sistematicamente" tutti i commenti e i comportamenti sessisti. Tra le firmatarie anche la direttrice del Fmi, Christine Lagarde. L'iniziativa, all'insegna dello slogan "Non taceremo più", è nata dopo le accuse di violenze sessuali mosse contro il deputato ecologista Denis Baupin, dimessosi da vicepresidente dell'Assemblea nazionale.
"Ci siamo impegnate in politica per ragioni diverse, difendiamo idee diverse, ma condividiamo la volontà che il sessismo non trovi spazio nella nostra società. Siamo state ministre, siamo state elette", si legge nel testo firmato, tra le altre, da Roselyne Bachelot, Fleur Pellerin, Aurélie Filippetti e Rama Yade. E ancora: "Come tutte le donne che accedono a un ambiente prima considerato esclusivamente maschile, abbiano dovuto subire e lottare contro il sessismo. Ora basta. L'impunità è finita. Non taceremo più".
Le ex ministre avanzano inoltre alcune proposte, come l'allungamento dei tempi di prescrizione per il reato di molestie o la possibilità per le associazioni competenti di denunciare al posto delle vittime.
La questione del sessismo era già stata sollevata più o meno un anno fa da un collettivo di una quarantina di giornaliste dal nome esplicito "Bas les Pattes", "Giù le zampe", che si era concentrato sui comportamenti tenuti da diversi politici nei confronti delle croniste. Nel mirino era finito anche il ministro delle finanze Michel Sapin, colpevole di aver fatto commenti allusivi e di aver allungato le mani su una giornalista che si era chinata a raccogliere una penna.