Fotogallery - Francia, assalto a un furgone della polizia: due agenti uccisi, detenuto in fuga
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L'evaso è un uomo di 30 anni condannato per un tentato omicidio e sotto inchiesta per un altro delitto
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Due agenti della polizia penitenziaria francese sono rimasti uccisi e tre gravemente feriti in un attacco al loro furgone al casello autostradale di Incarville, fra Rouen ed Evreux, in Normandia (nord del Paese). A bordo c'era un detenuto che gli agenti stavano trasferendo. L'attacco è stato compiuto da un commando armato di fucili d'assalto, che ha speronato il mezzo della penitenziaria con un'auto-ariete. Il detenuto a bordo è riuscito a evadere ed è in fuga con i suoi complici che lo hanno liberato. Sulle loro tracce, le teste di cuoio del GIGN.
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Il detenuto era su un furgone della polizia penitenziaria in trasferimento dal carcere di Evreux all'ufficio del giudice istruttore di Rouen per essere interrogato in merito a un tentato omicidio di cui è accusato. Si tratta di un uomo di 30 anni, Mohamed Amra, detto "la mosca", condannato a 18 mesi di carcere martedì scorso per furti aggravati commessi in supermercati e negozi della banlieue di Evreux, fra agosto e ottobre del 2019.
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L'uomo è stato inoltre condannato per un tentato omicidio a Saint-Etienne-de-Rouvray ed è anche sotto inchiesta a Marsiglia per un omicidio commesso il 17 giugno 2022 ad Aubagne. Avrebbe ucciso un abitante di Dreux in una vicenda legata al traffico di stupefacenti. In carcere è stato trasferito 3 volte ma non è mai stato segnalato come detenuto particolarmente pericoloso.
Amra, classe 1994, ha 30 anni ed era detenuto nel carcere di Évreux, è infatti classificato come "detenuto particolarmente noto" (DPS), ovvero quei detenuti che appartengono alla criminalità organizzata locale o interregionale, nazionale o internazionale, o sono legati a movimenti terroristici, o quelli la cui evasione potrebbe avere un impatto significativo sull'ordine pubblico, o coloro che sono esposti a gravi violenze avendo commesso uno o più omicidi, stupri, atti di tortura e barbarie in un carcere.
Solo due giorni fa "La Mosca" aveva tentato di segare le sbarre della propria cella per evadere, ma era stato scoperto ed era stato rinchiuso in una delle celle destinate ai detenuti nei confronti dei quali è stato emesso un provvedimento disciplinare.