erano vicino la casa dei nonni

Francia, svolta nel giallo di Emile: trovate le ossa del bimbo di due anni scomparso a luglio

La scoperta dei resti del piccolo è stata fatta da un camminatore vicino alla casa dei nonni, dal quale era sparito otto mesi fa

31 Mar 2024 - 17:31
 © Tgcom24

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Di lui si erano perse le tracce a luglio, otto mesi fa, in Francia. Emile Soleil, due anni, si era volatilizzato dalla casa dei nonni nei pressi di Haut-Vernet, nell'Alta Provenza. A un nulla di fatto avevano portato le ricerche condotte per settimane, fino alla scoperta casuale, nei giorni scorsi, di un uomo impegnato in un trekking, che ha rinvenuto alcune ossa poco lontano dal luogo della sparizione del bimbo. E i risultati delle analisi effettuate dagli esperti dell'Istituto di ricerca criminale della gendarmeria nazionale hanno ora fugato ogni dubbio: quel che resta del corpicino è di Emile.

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L'annuncio ufficiale è stato dato alla famiglia e alla stampa nella domenica di Pasqua dalla procura di Aix- en-Provence. "Il 30 marzo 2024, la gendarmeria nazionale è stata informata del ritrovamento di ossa nei pressi della frazione Vernet", si legge. Le analisi genetiche hanno permesso di affermare con certezza che le ossa appartenessero al piccolo Emile. E si resta in attesa di ulteriori approfondimenti, che consentiranno di ottenere maggiori informazioni su modi e tempi del decesso.

Sul posto del ritrovamento delle ossa del bambino, intanto, sono in corso ulteriori perquisizioni da parte delle forze dell'ordine, dal momento che si è parlato di "resti incompleti", perché il corpo del piccolo non sarebbe stato rinvenuto integro. Tra le ipotesi, potrebbe essere stato vittima di predatori o anche di agenti atmosferici.

Le Parisien ha rivelato alcuni dettagli: le ossa di Emile, cranio compreso, si trovavano a due chilometri e mezzo in linea d'aria dal punto della sua scomparsa, Le Haute Vernet, ma piuttosto in basso, in un anfratto appena accessibile a un bambino di due anni.

Emile Soleil era scomparso sabato 8 luglio da Vernet, sfuggendo alla vigilanza dei nonni materni con i quali trascorreva le vacanze estive. L'ultima volta, il bambino era stato visto giocare nel giardino della loro casa. Massiccia era stata la mobilitazione in quei giorni per riportarlo a casa, ma le ricerche non avevano portato alcun risultato. Fino alla notizia ufficiale del giorno di Pasqua.

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