Francia, detenuto nel carcere di Arles con problemi psichiatrici prende ostaggi e poi si arrende

Un detenuto con problemi psichiatrici ha preso in ostaggio il personale medico e un agente di polizia nel penitenziario di Arles, nel sud della Francia. Per quasi cinque ore ha tenuto sotto scacco l'intera struttura nella quale sono anche arrivate le teste di cuoio della polizia. Poi, dopo una trattativa, il detenuto si è arreso. È stato successivamente identificato come Irwing S., 37enne originario della Guyana francese e in carcere per una condanna per stupro. 

Le persone tenute in ostaggio, tre infermiere, una guardia carceraria e una psichiatra, sono tutte "sane e salve", hanno precisato fonti sindacali citate dalla stampa francese. In un messaggio pubblicato su X, il ministro della Giustizia, Gérald Darmanin, ha ringraziato "le squadre dell'amministrazione penitenziaria e i poliziotti del Raid per il loro intervento"' nel penitenziario di Arles. 

Secondo quanto riferito in conferenza stampa dal prefetto di zona, Pierre-Edouard Colliex, il detenuto "'ha permesso in un primo tempo di liberare il medico, una giovane madre di famiglia, poi abbiamo potuto liberare gli altri ostaggi, le cose sono dunque finite bene ma erano a rischio a causa degli armamenti e del profilo ritenuto instabile" del detenuto. 

  Il negoziato piuttosto "lungo e complesso" si è concluso "senza uso della forza", ha precisato il prefetto. 

L'uomo, descritto come "molto impulsivo" e "violento", aveva già avuto "problemi di violenza durante la detenzione". La sua intenzione era chiedere il trasferimento in un altro carcere. Il capo della polizia della Bouche-du-Rhone, Pierre-Edouard Colliex, ha assicurato che "le cose sono finite bene" dopo cinque ore di trattative. "La nostra priorità era la sicurezza degli ostaggi", ha spiegato, aggiungendo che il detenuto era dotato di "un'arma che si era costruito da solo". L'uomo era noto anche per atti di violenza commessi in detenzione "in più occasioni".