Gli investigatori hanno registrato 92 stupri, compiuti da 83 individui diversi, di cui 50 sono stati identificati
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In Francia, ad Avignone, si apre il processo a Dominique Pélicot, 71 anni, che per anni fece violentare la moglie Giséle, 72, da sconosciuti dopo averla drogata. Il processo è a carico anche di 51 uomini (che hanno oggi dai 26 ai 74 anni) e che hanno avuto rapporti sessuali con la donna priva di sensi. Tra gli accusati ci sono uomini sconosciuti alla giustizia di ogni estrazione sociale: muratori, elettricisti, disoccupati, operai, impiegati, pensionati ma anche un pompiere, una guardia carceraria, un giornalista e un militare.
L'uomo stordiva la moglie con ansiolitici e sonniferi nascondendoli nel bicchiere d'acqua o nel pasto.
Pélicot è stato arrestato nel 2020 dopo aver filmato sotto le gonne di tre donne. Nel suo computer sono stati poi scoperti più di 20mila foto e video, in gran parte riguardanti sua moglie. In totale, attraverso l'analisi di questi contenuti, gli investigatori hanno registrato 92 stupri, compiuti da 83 individui diversi, di cui 50 sono stati identificati. Il caso è passato alle cronache come il processo degli "stupri di Mazan", dal nome del villaggio in cui viveva la coppia ormai in pensione.
Il processo è in programma fino al 20 dicembre. Oggi la vittima era presente in aula con i suoi legali e i tre figli. E' intenzionata ad "affrontare lo sguardo dei 51 uomini" che hanno approfittato di lei, secondo uno degli avvocati. "Si vergogna di quello che ha fatto, è imperdonabile", ha detto ai giudici Béatrice Zavarro, legale di Pélicot.
Una quindicina di femministe hanno manifestato davanti al palazzo di Giustizia all'inizio del processo. Fra gli imputati ci sono uomini celibi, sposati, divorziati. La maggior parte di loro ha fatto una sola volta l'esperienza di violentare Giséle priva di conoscenza, altri sono tornati fino a sei volte per farlo. Il marito della vittima ha testimoniato che "tutti sapevano" che la moglie era drogata a sua insaputa. E agli uomini dava istruzioni precise per non svegliare la vittima: né profumi né odore di sigaretta, scaldarsi le mani sotto l'acqua calda.
La donna non si è resa conto di nulla e ha appreso tutto quello che le era capitato a 68 anni. E in maniera casuale: il marito si era infatti tradito facendosi sorprendere in un centro commerciale a filmare sotto le gonne delle clienti. Gli inquirenti, spulciando nel suo computer, hanno scoperto le foto e i video della moglie, in stato di incoscienza, violentata dagli sconosciuti. L'uomo risulta coinvolto in altri casi giudiziari, come un assassinio con stupro a Parigi nel 1991 in cui ha sempre negato ogni addebito, e un tentato stupro nel 1999. In questo caso ha confessato, ma soltanto dopo essere stato incastrato dalla prova del Dna.