In Francia l'episodio ha scatenato la polemica sui social diventando un caso internazionale. La gendarmerie costretta a scusarsi
Sembra la scena di una commedia anni '70. Il mare cristallino, due ragazze in topless e due gendarmi che passeggiano sulla spiaggia di Saint-Marie-la-Mer, a sud di Perpignan. Pochi metri metri più avanti una famiglia infastidita dalle grazie esposte al sole delle due fanciulle. E così da una bagarre tra vicini di ombrellone in un pomeriggio di fine estate, scoppia un caso nazionale. Si, perché i gendarmi raccolgono la protesta dei bagnanti e chiedono alle ragazze di coprire quelle oscenità. Peccato che in Francia abbronzarsi a seno nudo sia legale e le autorità non lo sapevano oppure hanno fatto finta di non ricordarselo applicando la legge un po' a modo loro.
Apriti cielo. Foto dell'accaduto su un profilo Facebook e nel giro di qualche ora tutto diventa virale incendiando i social, provocando polemiche, indignazione, critiche e addirittura un hastag che imperversa su Twitter. Il risultato per due capezzoli di troppo? Un paese spaccato che ha costretto il ministro Gerald Darmanin a intervenire in difesa della libertà individuale e la gendarmerie a scusarsi.
Alle ragazze è stata quindi riconosciuta ufficialmente la possibilità di levarsi il bikini, solo il pezzo sopra. Mentre ai vicini di ombrellone il diritto insindacabile di girarsi dall'altra parte. Insomma a 56 anni dal debutto ufficiale su una spiaggia di Saint Tropez con una delle veneri bionde più belle al mondo, il topless è ancora un tabù.