Il candidato del centrodestra accusato di essersi assunto moglie e figli come collaboratori parlamentari
"Affronto un attacco di violenza inaudita", mentre "capisco gli interrogatori e il bisogno di chiarire le cose", ma "non ho mai violato la legge". Lo ha dichiarato il candidato della destra alle presidenziali francesi, François Fillon, travolto dalle accuse sugli impieghi fittizi alla moglie e ai figli. Quanto all'assunzione dei familiari in Parlamento, Fillon ha chiesto "scusa, è una pratica legale, che però i miei connazionali non vogliono più".
Messo in difficoltà da scandali e polemiche François Fillon tenta il tutto per tutto e ribadisce di non aver intenzione di rinunciare alla corsa per l'Eliseo. Il compenso versato a mia moglie, dice, era "perfettamente giustificato" e tutti i fatti di cui sono accusato "sono legali e trasparenti". Quindi, pur concedendo che assumere la moglie è stato un "errore", e pur ammettendo di provare una certa, "legittima emozione", il vincitore delle primarie del centrodestra annuncia di non aver alcuna intenzione di gettare la spunta. Sono candidato, ha detto, e "sono candidato per vincere".
I familiari assunti in qualità di collaboratori - "Comprendo il bisogno di avere spiegazioni da me - ha detto in conferenza stampa - ma tutti i fatti di cui sono accusato sono legali e trasparenti". Aver assunto mia moglie, ammette Fillon, è stato un "errore" e di questo "presento le mie scuse ai francesi" ma il compenso percepito da Penelope Fillon in qualità di assistente parlamentare era "perfettamente giustificato". Il lavoro di Penelope, ha spiegato Fillon, era "indispensabile alle attività degli eletti" nella mia circoscrizione e mai la donna è stata "direttamente una mia subordinata...lei è sempre stata, in primo luogo la mia compagna lavoro e la mia collaboratrice".
Sul web i compensi percepiti - Fillon annuncia che pubblicherà su internet il dettaglio dei compensi ricevuti dalla moglie. "Non ho niente da nascondere - ha detto - sicché "pubblicherò sul web il dettaglio di compensi ricevuti da mia pubblica così come la mia dichiarazione dei redditi così come l'ho tramsessa al fisco". Certo, ha aggiunto, lavorare con mia moglie e i miei figli è stato un "errore". "Lavorando con mia moglie e i miei figli ho privilegiato una collaborazione di piena fiducia che però adesso suscita il sospetto e la sfiducia dell'opinione pubblica. È stato un errore, di cui mi dispiaccio profondamente e presento le mie scuse ai francesi".
I sospetti sui russi - Fillon ha quindi replicato anche ad altre accuse. "Nessun'impresa russa" e neppure "il governo russo" hanno fatto parte della mia società di consulenza. "Ho esercitato dal 2012 al 2016 questa attività in tutta legalità, ho dato conferenze in diversi paesi e offerto consigli a diverse imprese" ma non ho avuto clienti russi, ha detto Fillon. Quindi, concludendo il suo discorso, Fillon ha rilanciato la sua candidatura. "Non c'è alcun piano B rispetto alla mia candidatura alle presidenziali... E quando parlo di piano B la B sta per Beresina (allusione a una tragica battaglia durante la napoleonica campagna di Russia) e i sondaggi non potranno mai farmi cambiare pare. Sono candidato alle presidenziali e sono candidato per vincere".
Duro scambio di accuse con un giornalista - Scambio durissimo fra una giornalista del sito Mediapart e Francois Fillon durante la conferenza stampa del candidato della destra. Alla domanda diretta dalla cronista, "lei ha detto al telegiornale che sua moglie Penelope aveva lavorato gratis per lei fino al 1998", Fillon ha risposto attaccando il sito, che ha avuto problemi con il fisco: "io non ho mai avuto accertamenti fiscali". Poi ha ammesso di essere stato "impreciso" perché "per 5 giorni" ha "accusato un colpo allo stomaco": "mi sono fidato dei dati diffusi fino ad allora dal Canard Enchaine".