E' il più giovane primo ministro francese e anche il primo gay dichiarato. Succede a Elisabeth Borne. Macron: "So di poter contare sulla tua energia e sul tuo impegno"
Emmanuel Macron ha nominato Gabriel Attal, finora ministro dell'Istruzione, come nuovo primo ministro della Francia al posto di Elisabeth Borne, che si è dimessa lunedì. Si tratta della prima mossa dell'annunciato rimpasto con il quale il presidente francese intende rilanciare il suo mandato. Attal, 34 anni, ha cominciato il suo cammino in politica con il Partito socialista, poi è diventato uno dei fedelissimi di Macron e ha ottenuto ottimi risultati, anche di popolarità, prima come portavoce del governo, poi come ministro.
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Attal diventa così il più giovane primo ministro della Quinta Repubblica, infrangendo di tre anni il record di precocità di Laurent Fabius, nominato nel 1984 a 37 anni. E' anche il primo gay dichiarato, sposato con Stephane Sejourné, eurodeputato del partito di Macron. A 29 anni, fu nominato viceministro per la Gioventù, e anche in quel caso fu il più giovane della Quinta repubblica.
Attal era stato nominato ministro dell'Istruzione solo 5 mesi fa. Posizionato a sinistra nella maggioranza presidenziale, è stato scelto da Macron per rilanciare il suo secondo mandato dopo l'approvazione della controversa legge sull'immigrazione del 20 dicembre con l'appoggio delle destre.
"Caro Gabriel Attal so di poter contare sulla tua energia e sul tuo impegno per realizzare il progetto di riarmo e rigenerazione che ho annunciato. In linea con lo spirito del 2017: superare e osare. Al servizio della Nazione e del popolo francese". Lo scrive su X il presidente francese, Emmanuel Macron. Lunedì Elisabeth Borne aveva presentato le sue dimissioni da premier allo stesso Macron.
Il neo primo ministro Gabriel Attal ha assicurato che resterà "sempre" al fianco del mondo della scuola, nel corso di un incontro in videoconferenza con i dirigenti scolastici da ministro dell'Istruzione nazionale. "Voglio davvero dirvi che condivido con voi la convinzione che la scuola è l'arma più potente di cui disponiamo per cambiare la società", ha dichiarato al termine di questo incontro, proprio mentre veniva annunciata la sua effettiva nomina alla guida dell'esecutivo di Parigi.