L'"uomo volante" ce l'ha fatta: al secondo tentativo è riuscito ad attraversare la Manica
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Frank Zapata, dopo il fallimento del 25 luglio, ci ha riprovato ed è riuscito ad atterrare a Dover a bordo della sua Flyboard, minuscola tavola a turboreazione da lui concepita
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Frank Zapata ce l'ha fatta. Dopo un primo tentativo fallito il 25 luglio, il quarantenne marsigliese, ex campione del mondo di jet ski, è riuscito nell'impresa di trasvolare il canale della Manica sulla sua Flyboard, minuscola tavola a turboreazione da lui concepita. L'"uomo volante" è decollato domenica mattina dalla spiaggia di Sangatte, vicino a Calais, ed è atterrato in 20 minuti nella baia di Saint Margaret's at Cliffe, a Dover.
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Il francese aveva promesso a se stesso che dopo il flop di luglio, quando era finito in acqua subito dopo il decollo, avrebbe ritentato l'impresa. E così è stato, questa volta con successo.
Dotata di 5 minuscoli turboreattori, la Flyboard può raggiungere i 190 km/h. Unico limite, l'autonomia di appena dieci minuti del serbatoio che Zapata deve portare sulle spalle in equilibrio precario, manovrando il tutto con un joystick.
La trasvolata della Manica è stata possibile in circa venti minuti, dopo una breve sosta a metà strada, su una barca, per rifornire di carburante la particolare macchina volante di Zapata.
Il 40enne è partito verso le 8.15 dalla spiaggia di Sangatte (Pas-de-Calais) con un rumore assordante e sotto gli occhi di centinaia di curiosi, dieci giorni dopo il fallimento del suo primo tentativo.