DOPO APPENA TRE MESI

Francia, Le Pen conferma la sfiducia a Barnier insieme alla "gauche" di Mélenchon: governo in bilico

La crisi innescata dopo che l'esecutivo ha approvato la discussa legge di bilancio 2025 senza il voto dell'Assemblea

03 Dic 2024 - 13:20

Si va verso la crisi di governo in Francia. Rassemblement National, il partito di estrema destra di Marine Le Pen, ha confermato che voterà la sfiducia all'esecutivo presentata dal partito di sinistra, France Insoumise, guidato da Jean-Luc Mélenchon. Le Pen voterà quindi insieme allo schieramento di sinistra del Nouveau Front Populaire, guidato appunto dal gruppo di Mélenchon. La decisione è arrivata dopo che il premier Michel Barnier ha deciso di utilizzare l'articolo 49.3 della Costituzione francese sulla legge di Bilancio 2025. La norma consente di far adottare un testo senza passare dal voto dell'Assemblea. 

L'annuncio sui social

 "Voteremo la sfiducia'', ha riferito su X il gruppo del Rassemblement National che dispone del maggior numero di deputati all'Assemblea Nazionale di Parigi, confermando così di essere pronto a unire i suoi voti a quelli della "gauche" per approvare la mozione presentata dalla France Insoumise di Jean-Luc Mélenchon. Con l'apporto dell'estrema destra lepenista, la mozione della sinistra potrebbe così raccogliere oltre 300 voti, consentendo la sua adozione (fissata a 288 voti) e l'inesorabile caduta del governo Barnier, ad appena tre mesi dal suo insediamento.

Le ragioni del Rassemblement National

 Alla formazione di Le Pen non sono bastate le concessioni fatte nei giorni scorsi dal premier Michel Barnier, che ha accantonato l'aumento delle tasse sulle bollette dell'elettricità e la riduzione degli aiuti sanitari destinati agli immigrati. Per cercare di salvare il suo esecutivo, il capo del governo ha anche annunciato che non verrà tagliato il rimborso dei medicinali nel 2025, come inizialmente previsto dalla manovra finanziaria. Ma alla leader del partito di estrema destra non è bastato poiché chiedeva la "rinuncia alla deindicizzazione delle pensioni". 

L'appello di Barnier ai partiti

 Comunicando la decisione di usare l'articolo 49.3 della Costituzione, Barnier ha infine lanciato un appello ai gruppi parlamentari affinché non presentassero la sfiducia: "I francesi non ci perdoneranno l'aver preferito gli interessi particolari al futuro della nazione". Il premier ha definito quello attualmente in corso in Francia come un "momento della verità che mette ognuno davanti alle proprie responsabilità".

La replica di Marine Le Pen

 Una posizione inaccettabile per Le Pen, secondo la quale "Barnier non ha voluto rispondere alla richiesta degli 11 milioni di elettori del Rassemblement national. Ha detto che ognuno deve assumersi le proprie responsabilità, quindi noi ci assumeremo le nostre". La leader della destra francese si appresta a presentare anche una mozione di sfiducia del Rassemblement national.

In caso di sfiducia, il governo di Barnier sarebbe il più breve della Quinta Repubblica

 Se dovesse cadere, quello di Barnier passerà alla storia come il governo più breve della Quinta Repubblica. Ma, ancora più importante, l'esecutivo non avrà avuto il tempo di finalizzare la manovra finanziaria del 2025. Un problema per un Paese che nel 2024 dovrebbe vedere il suo deficit schizzare al 6,1 per cento del Pil. L'attuale governo aveva previsto di riportare il dato al 5 per cento alla fine del 2025 e al di sotto della soglia del 3 per cento nel 2029.

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