17 uomini e 17 donne

Francia, 34 ministri nel nuovo governo Bayrou | "Ricostruire la fiducia con tutto il popolo francese"

Barrot è stato confermato agli Esteri, mentre l'ex premier Borne va all'Istruzione. La prima riunione del Cdm è in programma per il 3 gennaio. I socialisti: "Non è un governo, è una provocazione"

24 Dic 2024 - 13:44

Sono 34 i ministri nominati nel nuovo governo francese del premier Francois Bayrou: 17 sono uomini e 17 donne. Annunciando la lista dei membri dell'esecutivo dopo dieci giorni di complesse trattative, il segretario generale dell'Eliseo, Alexi Kohler, ha detto che il primo Cdm è stato fissato per il 3 gennaio alle 10. Il nuovo ministro dell'Economia sarà Eric Lombard, mentre alla Giustizia andrà Gerald Darmanin.

All'Interno è stato confermato il repubblicano Bruno Retaileau, così come Sebastien Lecornu alla Difesa, Rachida Dati alla Cultura e Jean-Noel Barrrot agli Esteri. Gli ex premier Elisabeth Borne e Manuel Valls vanno rispettivamente all'Istruzione superiore e all'Oltremare.

La nomina di Valls all'Oltremare giunge in un momento in cui uno dei territori francesi d'Oltremare, Mayotte, è stato colpito dalla tragedia causata dal passaggio del ciclone Chido. Valls ha guidato il governo fra il 2014 e il 2016, sotto la presidenza di François Hollande, mentre precedentemente era stato ministro dell'Interno. Borne è stata premier dal 2022 a gennaio 2024, sotto la presidenza dell'attuale inquilino dell'Eliseo Emmanuel Macron.

Bayrou: "Ricostruire la fiducia con tutto il popolo francese"

 "Sono molto orgoglioso della squadra presentata questa sera". Lo ha scritto su X il premier Bayrou. "Un collettivo d'esperienza per riconciliare e ricostruire la fiducia con tutto il popolo francese", ha sottolineato.

"Nessuna influenza di Le Pen nella formazione del governo"

  "Non è vero che sia stata esercitata alcuna influenza su di me", sulla formazione del nuovo governo. Lo ha detto il premier francese François Bayrou a Bfmtv, in risposta al repubblicano Xavier Bertrand che ha rifiutato il posto di ministro della Giustizia affermando che l'esecutivo "è stato formato con l'avallo di Marine Le Pen". Bayrou ha spiegato di averlo ricevuto ma di non essere stato convinto dalle sue indicazioni per il ministero della Giustizia. "Il suo approccio non era il mio. Il ministero della Giustizia non è un dipartimento di guerra e divisione. Serve a pacificare e dare una sensazione di equità", ha detto Bayrou. "Gli ho offerto il ministero dell'Agricoltura. Mi ha detto di no, o giustizia o niente", ha dichiarato il premier.

"Il governo otterrà la fiducia"

  Il primo ministro si è detto poi "persuaso" che il suo governo non sarà sfiduciato. Bayrou ha poi difeso il primato del capo dello Stato. "Pochi presidenti della Repubblica hanno dovuto affrontare così tante acrobazie e drammi", ha detto, citando i "gilet gialli", il Covid, la guerra in Ucraina, l'inflazione.

I socialisti: "Non è un governo, è una provocazione"

 "Non è un governo, è una provocazione. L'estrema destra al potere sotto l'occhio vigile dell'estrema destra". Con queste parole il segretario del Partito socialista francese (Ps), Olivier Faure, ha commentato su X la composizione del nuovo governo.

La lista dei ministri principali

 Bruno Retailleau, ministro dell'Interno; Élisabeth Borne, ministra di Stato per l'Educazione nazionale, l'Istruzione superiore, la Ricerca e l'Economia digitale; Gérald Darmanin, ministro di Stato, Guardasigilli, incaricato alla Giustizia; Éric Lombard, ministro dell'Economia, delle Finanze e della Sovranità industriale e digitale; Catherine Vautrin, ministroa del Lavoro, della Salute, della Solidarietà e della Famiglia; Manuel Valls, ministro di Stato per la Francia d'Oltremare; François Rebsamen, ministro degli Enti locali, dell'assetto territoriale e del decentramento; Sébastien Lecornu, ministro delle Forze armate; Jean-Noël Barrot, ministro dell'Europa e degli Affari esteri; Laurent Marcangeli, ministro dell'Azione pubblica, della funzione pubblica e della semplificazione; Agnès Pannier-Runacher, ministra della Transizione ecologica, della biodiversità, delle foreste, del mare e della pesca; Rachida Dati, ministra della Cultura; Annie Genevard, ministra dell'Agricoltura e della Sovranità alimentare; Marie Barsacq, ministra dello Sport, della Gioventù e del Volontariato.

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