esecutivo durato soltanto tre mesi

Francia, passa la mozione di sfiducia: cade il governo Barnier | Marine Le Pen: "Abbiamo scelto di proteggere i francesi"

Il presidente Macron, che intende nominare un successore già entro poche ore, ha annunciato che parlerà alla Nazione giovedì sera

04 Dic 2024 - 22:50

Il governo di Michel Barnier è durato soltanto tre mesi: una mozione di sfiducia della "gauche", votata anche dall'estrema destra di Marine Le Pen, è passata con una larga maggioranza in Assemblée Nationale. È il secondo esecutivo della Quinta repubblica rovesciato da una mozione di sfiducia dopo quello di Georges Pompidou nel 1962. il primo ministro Michel Barnier presenterà le dimissioni giovedì alle 10. Il presidente Macron, che intende nominare un successore il prima possibile, ha annunciato che parlerà alla Nazione sempre giovedì alle 20.

La mozione è stata adottata con 331 voti, ben oltre i 289 necessari.

Marine Le Pen: "Abbiamo scelto di proteggere i francesi"

  "Non la considero una vittoria". Lo ha detto Marine Le Pen, leader dei deputati del Rassemblement national, dopo che è stata approvata la mozione di sfiducia. "La scelta che abbiamo fatto è quella di proteggere i francesi", ha detto a Tf1.

Sinistra radicale: "Chiediamo a Macron di andarsene"

  "L'unico sovrano nella Repubblica è il popolo, che in qualsiasi momento può decidere che possiamo cambiare il corso della Storia. Il caos è Emmanuel Macron che ha metodicamente distrutto i servizi pubblici per sette anni. E' arrivata la sfiducia popolare. L'intera politica di Emmanuel Macron è sconfitta. Gli chiediamo di andarsene. L'unica soluzione è un'elezione presidenziale anticipata". Lo ha detto Mathilde Panot, capogruppo dei deputati di La France Insoumise.

L'azzardo di Macron dopo la sonora sconfitta alle Europee

  Il crollo, con un Paese senza governo, senza una direzione precisa da seguire e senza Manovra finanziaria di fronte a un deficit pubblico da record, affonda le sue radici nella serata shock del 9 giugno. Sconfitto sonoramente alle elezioni europee, vinte secondo ogni previsione da Marine Le Pen, Emmanuel Macron prende tutti in contropiede e in diretta tv annuncia di aver già disposto lo scioglimento dell'Assemblée Nationale. Afferma di farlo per chiedere la fiducia ai francesi per andare avanti, ma nessuno approva la scelta, tutti prendono le distanze, consapevoli che quella fiducia nei secondi cinque anni di Macron non c'è da parte dei francesi.

Poco più di un mese dopo, in una lettera ai francesi, Macron esclude di voler varare un governo di sinistra, rifiutando la candidatura di Lucie Castets, avanzata dal Nuovo Fronte Popolare, e proponendo invece di pescare il premier fra i moderati e il centrodestra. Emerge il Républicains Barnier, al quale dà il via libera il Rassemblement National di Marine Le Pen. Da allora non ha perso occasione di far valere tutto il suo potere sul governo. 

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