Il nuovo ministro dell'Interno è Bruno Retailleau, all'Economia va Antoine Armand. Confermato Sébastien Lecornu alla Difesa. Ecco l'elenco completo del nuovo esecutivo
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La Francia ha annunciato la sua nuova squadra di governo. A due settimane dalla nomina del neo premier Michel Barnier, l'Eliseo ha rivelato l'elenco dei nuovi 39 ministri, tra cui 17 titolari "con portafoglio". Sette provengono dal campo macroniano. Jean-Noël Barrot è il nuovo ministro dell'Europa e degli Esteri, mentre per l'Interno è stato scelto Bruno Retailleau e per l'Economia Antoine Armand. Geneviéve Darrieussecq sarà il ministro della Salute, Sébastien Lecornu della Difesa, Didier Migaud della Giustizia, Maud Bregeon sarà il portavoce del governo e Rachida Dati guiderà il dicastero della Cultura.
Per la politica francese si tratta della fine di una lunga attesa e di un (fragile) tentativo di rilancio. Oltre ai sette provenienti dallo schieramento Macron, gli altri ministri provengono: tre dai Républicains, due sono indipendenti di destra, due centristi del MoDem, uno è un indipendente di sinistra, un Horizons (il piccolo partito centrista dell'ex premier Edouard Philippe) e uno del gruppo parlamentare Liot. "Bella squadra, adesso al lavoro", ha scritto Barnier, aggiungendo le bandiere della Francia e dell'Unione europea.
Tra le nomine più rilevanti di questo nuovo governo, maggiormente orientato a destra rispetto al precedente esecutivo Attal, spicca il "falco" dei Républicains e paladino della lotta all'immigrazione Bruno Retailleau, al ministero dell'Interno. Mentre la gauche, tornata in piazza per protestare contro un governo ritenuto "illegittimo" visti i risultati elettorali, torna a minacciare una mozione di sfiducia e il Rassemblement National di Marine Le Pen si schiera subito dalla parte dell'opposizione. "Questo governo non ha futuro", ha tuonato il segretario lepenista, Jordan Bardella, mentre Le Pen ha parlato di un esecutivo di "transizione", "molto lontano dal desiderio di cambiamento" espresso dai francesi nelle elezioni politiche anticipate del 30 giugno e del 7 luglio. "Continueremo a prepararci per la grande alternanza che invochiamo per consentire alla Francia di rialzarsi", ha assicurato la leader della Fiamma Tricolore francese nel messaggio pubblicato su X dopo l'annuncio del governo Barnier.
Emmanuel Macron riunirà il primo consiglio dei ministri lunedì alle 15 ma dinanzi all'ostilità delle opposizioni, dalla sinistra fino al Rassemblement National di Le Pen, la strada per il nuovo governo è piena di incognite e tutta in salita. Altra personalità controversa per le sue posizioni contro le nozze gay, Laurence Garien, inizialmente indicata per il ministero della Famiglia, dinanzi all'alzata di scudi levatasi in questi ultimi giorni nello stesso campo presidenziale (e tra i centristi) dovrà accontentarsi del ruolo di segretario di Stato al Consumo. Al dicastero dell'Economia il giovane macroniano Antoine Armand prenderà il posto di Bruno Le Maire. Promosso al ministero dell'Europa e degli Esteri il centrista MoDem Jean-Noël Barrot, 33 anni. Una figura legata alla sinistra, invece, per la Giustizia, che sarà guidato da Didier Migaud, fino ad oggi presidente dell'Alta Autorità della Vita Pubblica. Confermati Sebastien Lecornu alla Difesa e Rachida Dati alla Cultura. A occuparsi del Bilancio, in un contesto in cui la manovra finanziaria risulta essere la priorità numero uno del nuovo governo in un Paese segnato dalla deriva dei conti pubblici, sarà l'ex deputato Laurent Saint-Martin, che resterà in legame diretto con Barnier.
Ecco di seguito l'elenco completo dei 17 ministri con portafoglio annunciata dal segretario generale dell'Eliseo, Alexis Kohler:
- Antoine Armand ministro dell'Economia, delle Finanze e dell'Industria
- Didier Migaud ministro della Giustizia
- Sébastien Lecornu ministro della Difesa
- Bruno Retailleau ministro degli Interni
- Francois Noel Buffet ministro dell'Oltremare
- Jean-Noel Barrot ministro degli Affari Esteri
- Anne Genetet ministro dell'Istruzione Nazionale
- Geneviéve Darrieussecq ministro della Salute e della Sicurezza
- Paul Christophe ministro degli Affari Sociali
- Annie Genevard ministro dell'Agricoltura e della Sovranità alimentare
- Agnés Pannier-Runacher ministro della Transizione ecologica, del Clima e della Prevenzione dei rischi
- Guillaume Kasbarian ministro della Funzione Pubblica
- Maud Bregeon portavoce del governo
- Laurence Garnier ministro per la tutela dei consumatori
- Paul Christophe ministro della Solidarietà
- Astrid Panosyan-Bouvet ministro del Lavoro e dell'Impiego