Francia, decimo giorno di scioperi contro la riforma delle pensioni
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In mattinata i dimostranti avevano invaso i binari della Gare de Lyon, causando ritardi alla circolazione dei treni
Continua la mobilitazione in Francia contro la riforma delle pensioni voluta del presidente Emmanuel Macron. Nella decima giornata di proteste, si registrano i primi scontri: a fuoco alcuni cassonetti dell'immondizia nella zona di boulevard Voltaire. Secondo il ministero dell'Interno, in tutto il Paese sono 740mila i manifestanti scesi in piazza. Sono stati finora 22 i fermi e 10mila le persone perquisite dalle forze dell'ordine. Forti disagi nella circolazione dei treni per lo sciopero indetto dai lavoratori del settore. Anche la Tour Eiffel è stata chiusa. Lunedì la "serrata" aveva riguardato il museo del Louvre. La riforma prevede l'innalzamento dell'età pensionistica da 62 a 64 anni.
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In mattinata un migliaio di manifestanti aveva invaso i binari della Gare de Lyon, tra le principali stazioni di Parigi (da cui partono e arrivano anche i collegamenti ferroviari con l'Italia) causando ritardi alla circolazione dei treni. Durante la protesta, i manifestanti hanno camminato sui binari per circa due chilometri, con striscioni anti-riforma e fumogeni.
Molti ferrovieri in sciopero hanno anche reso omaggio a un loro collega iscritto al sindacato Sud-Rail, che nella manifestazione parigina del 23 marzo ha perso un occhio durante le proteste. E mentre i disagi nei trasporti proseguono, per martedì la compagnia ferroviaria Sncf prevede appena tre Tgv (i treni ad alta velocità) su cinque in circolazione e solo la metà dei treni regionali, con particolari difficoltà nell'Ile-de-France, la regione di Parigi che concentra circa il 20% della popolazione francese.