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Francia, protesta degli agricoltori a Bordeaux: lacrimogeni sulla folla

I dimostranti si sono concentrati davanti al Comune della città prendendo di mira l'edificio con viti sradicate e letame

11 Mar 2024 - 16:11
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© Afp
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In Francia gli agricoltori sono tornati a protestare a Bordeaux, dove la polizia ha usato gas lacrimogeni per disperdere una folla di diverse centinaia di persone. I dimostranti si sono concentrati davanti al Comune della città prendendo di mira l'edificio con viti sradicate e letame. Usando decine di trattori hanno poi scaricato pneumatici e paglia vicino alle recinzioni con l'intenzione di appiccare un incendio: le forze dell'ordine sono quindi intervenute per fermarli. 

© Tgcom24

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Agricoltori arrivati a Bordeaux da tutta la regione

 Delegazioni di agricoltori hanno continuato ad arrivare a Bordeaux da ogni angolo della regione nella speranza che i rappresentanti del Consiglio locale li incontrassero. Lo ha reso noto l'emittente radiofonica France Bleu, aggiungendo che queste azioni hanno provocato una situazione di stallo.

I motivi della protesta

 L'attuale protesta è guidata dal sindacato agricolo Coordination Rurale, che chiede alle autorità regionali di sostenere gli agricoltori in un momento di declino dell'agricoltura e della viticoltura. La direttrice del sindacato, Veronique Le Floc, ha dichiarato in un discorso video su X che un'azienda agricola su quattro nella regione della Nuova Aquitania è stata chiusa e il bestiame è diminuito di centinaia di migliaia di capi negli ultimi 20 anni.

Agricoltori in rivolta da gennaio in Francia

 Gli agricoltori francesi protestano pesantemente da gennaio, bloccando le autostrade e scaricando letame e rifiuti davanti agli edifici governativi in tutto il Paese. Chiedono il riconoscimento dell'importanza della loro professione e denunciano le politiche agricole del governo, che secondo loro li rendono non competitivi. In particolare, gli agricoltori si oppongono all'importazione di prodotti agricoli a basso costo, alle restrizioni sull'uso dell'acqua per l'irrigazione e all'aumento dei prezzi del gasolio, oltre che alle misure restrittive per proteggere l'ambiente e al crescente onere finanziario.

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