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Una commissione che ha analizzato il ruolo della Francia nel genocidio ruandese del 1994 ha concluso che Parigi ha reagito troppo lentamente nel comprendere l'ampiezza dell'orrore che ha lasciato oltre 800mila morti, pur escludendone la complicità nel massacro. Il rapporto afferma che la Francia ha "responsabilità pesanti e schiaccianti" nella deriva che ha portato alle uccisioni, che hanno causato principalmente vittime dalla minoranza etnica tutsi.