Esplosi colpi d'arma da fuoco e lanciato un bidone di benzina in fiamme. L'anziano responsabile si era candidato nel 2015 alle elezioni locali. Le Pen: "Atto inqualificabile"
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Colpi d'arma da fuoco sono stati esplosi contro la moschea di Bayonne, nel sud-ovest della Francia. E' stato anche lanciato un bidone di benzina in fiamme che ha provocato un'esplosione di piccola entità. Sono rimaste ferite due persone mentre il responsabile, un 84enne ex candidato di Front National, è stato fermato, vicino alla sua abitazione, dalla polizia francese.
L'assalitore - L'84enne, che secondo i media francesi è stato un candidato di Front National alle elezioni locali del 2015, è stato identificato come Cluade S. e, secondo la prefettura, avrebbe ferito in maniera grave due persone, di 74 e 78 anni, portate in ospedale.
La ricostruzione - Secondo la ricostruzione fornita dalla polizia, il responsabile ha provato a incendiare la porta della moschea intorno alle 15.20; sorpreso nel suo tentativo da due persone, ha sparato contro di loro ferendole gravemente. Poi, ripartendo, ha dato fuoco a un'auto. È stato arrestato successivamente nella sua casa a Saint-Martin de Seignanx, a 16 chilometri da Bayonne, nel vicino dipartimento di Landes, dove è arrivata anche una squadra di artificieri.
Moschea già colpita nel 2017 - La moschea di Bayonne era già stata colpita da due molotov nell'agosto del 2017. Intanto, la senatrice e consigliere regionale, la socialista Frèdèrique Espagnac, ha condannato "fermamente" quanto accaduto a Bayonne eha rivolto "tutto il suo sostegno ai feriti, alle famiglie e a tutta la comunità musulmana di Bayonne".
Le Pen: "Atto inqualificabile" - L'attentato è stato definito "un atto inqualificabile" anche da Marine Le Pen. "E' un atto assolutamente contrario a tutti i valori promossi dal nostro movimento. Questi crimini vanno trattati con la più totale severità", ha scritto la leader del Rassemblement National.