Soltanto 214 persone al giorno potranno salire sulla vetta più alta d'Europa. Ma alcune guide non sono d'accordo
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A partire dal 2019, la Francia imporrà un limite giornaliero di 214 persone che vogliono salire o scalare il monte Bianco. La misura è per limitare l'affollamento e quindi i rischi per le persone. "Una decisone difficile ma comprensibile. Bisogna essere preparati per certe vette", ha detto Jean-marc Peillex, sindaco di Saint-Gervais-les-Baines, cittadina dove inizia il percorso per la montagna, la più alta d'Europa con i suoi 4.808 metri.
Norma anti-sovraffollamento Dopo l'introduzione della prenotazione obbligatoria al rifugio del Goûter di inizio stagione, il più in alto sulla via per la vetta, ecco un'altra restrizione che verrà messo in atto. Sono in media oltre 300 al giorno i visitatori che salgono a godere del panorama mozzafiato, nonostante il pericolo frane. Da inizio anno sono morte 16 persone sulla via.
Alpinisti in rivolta L'accordo per i permessi è stato raggiunto lunedì: il documento per il passaggio verrà rilasciato in seguito alla prenotazione. Una squadra di agenti verrà formata in questi mesi, una sorta di "brigata della neve", e saranno autorizzati a compiere controlli e sanzionare nel caso di irregolarità. Questo però ha scatenato la reazione degli alpinisti, in particolare di Hervé Barmasse, guida alpina valdostana, che su Twitter ha scritto: "Vietare l'accesso alle montagne significa togliere la libertà. Il sindaco di St Gervais esulta, ‘giornata storica’. Ma è la più triste nella storia dell’alpinismo – poi ha aggiunto in un post successivo – Il Monte Bianco solo per chi pernotta in rifugio e solo con un permesso significa una montagna elitaria. La libertà di scalare e di essere liberi è a rischio. Queste sono leggi per evitare di fare cultura”.