Ci sono anche due feriti gravi in un liceo di Arras, nel nord del Paese. A colpire è stato un ex allievo di origini cecene, fermato dalla polizia (assieme ad altri tre). Macron: "Sventato un altro tentativo di attentato"
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Un uomo armato di coltello ha ucciso un insegnante, Dominique Bernard, e causato due feriti gravi in un liceo di Arras, nel nord della Francia. L'assalitore si chiama Mohammed Mogouchkov, è un ex allievo della scuola di origini cecene, ed è stato fermato dalla polizia. Era uno "schedato S", cioè monitorato dalla sicurezza francese per rischio radicalizzazione. Secondo il ministro dell'Interno Gerald Darmanin, l’aggressione è avvenuta al giro di "Allah Akbar". Parigi ha alzato il livello di allerta attentati.
Nell'attacco, oltre al professore ucciso, sono rimaste coinvolte altre due persone: un altro professore e un tecnico, feriti in modo grave. Tutte le scuole della città sono state chiuse. L'autore dell'assalto è un ex allievo della scuola, il liceo pubblico Gambetta-Carnot, di 20 anni e di origine cecena. I servizi segreti francesi hanno dichiarato che il sospetto era tenuto sotto stretta osservazione dall'estate con pedinamenti e sorveglianza telefonica e che era stato fermato giovedì per un controllo di polizia che non aveva rilevato alcun illecito. Oltre a lui sono stati fermati anche il fratello, di 16 anni, e altre due persone, di cui non è stata resa nota l'identità.
Il profilo della famiglia di Mohammed Mogouchkov risulta particolarmente inquietante. Padre, madre e cinque figli sono in Francia ma non hanno mai ottenuto documenti regolari o nazionalità francese. Il padre è stato espulso anni fa in Russia, la madre con i figli vive in un centro di accoglienza dopo che diverse organizzazioni umanitarie si erano opposte all'espulsione di tutta la famiglia nel 2014. Il figlio più grande, Mosvar, è in carcere dal 2019, coinvolto in un progetto di attentato contro l'Eliseo. Nel 2023 è stato condannato a 5 anni per omessa denuncia. Il suo ruolo nel progetto sarebbe stato quello di girare un video dell'azione progettata per poi diffonderlo su Internet. In questi anni, il passaggio alla misura del braccialetto elettronico era stata revocata poiché Mosvar è stato sorpreso a diffondere su X contenuti violenti di propaganda all'Isis.
Dominique Bernard, il professore ucciso, ha tentato di interporsi fra l'assalitore e alcune potenziali vittime nel cortile della scuola di Arras. Il presidente Emmanuel Macron ne ha lodato il gesto che "ha salvato delle vite". In particolare, dai video girati durante l'episodio, il professore - sposato con un'insegnante di inglese, tre figlie ancora studentesse - appare mentre si frappone fra l'assalitore e altre persone, in particolare un impiegato della mensa della scuola, che poi rimarrà ferito. Bernard, colpito con il coltello alla carotide, è stato poi ucciso davanti ai suoi studenti.
Dopo l'attacco, la Francia ha alzato il suo livello di allerta a quello di "emergenza attentati". Lo si apprende da fonti vicine alla premier Elisabeth Borne.
I lavori all'Assemblea Nazionale di Parigi sono stati sospesi in segno di solidarietà con la comunità educativa e le vittime dell'attacco. "Abbiamo appena appreso dei terribili accadimenti in un istituto scolastico di Arras. Attendiamo di sapere cosa sia accaduto ma già da ora l'Assemblea Nazionale esprime la propria solidarietà e il proprio cordoglio nei confronti delle vittime, dei loro cari e della comunità educativa nel suo insieme", ha detto la vicepresidente dell'aula, Naima Moutchou, interrompendo i lavori nell'emiciclo a Parigi.
Quanto avvenuto in Francia "è il primo episodio riconducibile a quanto sta avvenendo. L'accoltellamento al grido Allah Akbar rievoca fantasmi non molto antichi. Fibrillazioni che si possano verificare ma non sempre possono essere intercettati", ha commentato il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi. Negli ultimi anni, infatti, sono avvenuti diversi attentati in Francia matrice jihadista negli ultimi anni. Il 29 ottobre 2020, un uomo armato di coltello aveva ucciso tre persone (e una donna fu decapitata) in una chiesa di Nizza, gridando "Allahu Akbar". Il presidente Macron definì quell'attacco un atto di terrorismo islamista e annunciò il dispiegamento di migliaia di soldati per proteggere i luoghi sensibili del Paese.
Il 16 ottobre 2020, un professore di storia, Samuel Paty, fu assassinato vicino alla sua scuola a Conflans-Sainte-Honorine, nella periferia di Parigi, da un giovane ceceno radicalizzato. Il motivo del delitto sarebbe stato il fatto che il docente aveva mostrato ai suoi alunni delle caricature di Maometto durante una lezione sulla libertà di espressione. Il 22 febbraio 2023 uno studente di 16 anni accoltellò a morte un insegnante 52enne di una scuola cattolica privata di Saint-Jean-de Luz. Anche se la peggiore strage in Francia resta l'attacco del 13 novembre 2015 contro lo Stade de France, il teatro Bataclan e vari locali nel centro di Parigi che causò 130 vittime. Senza dimenticare l'attentato alla sede di Charlie Hebdo del 7 gennaio 2015 in cui furono assassinate 12 persone.
Sul posto è arrivato il presidente francese, Emmanuel Macron, che all'uscita dal liceo Gambetta di Arras ha reso omaggio alla salma del professore ucciso. "La Francia è ancora una volta colpita dalla barbarie del terrorismo islamico. Si è trattato di un assassinio selvaggio e vile", ha detto Macron. Il presidente ha poi spiegato che un altro "tentativo di attentato" "in un'altra regione" è stato sventato grazie a un intervento delle forze dell'ordine: a Limay, nella banlieue di Parigi, è stato arrestato un uomo noto per la sua radicalizzazione, appena uscito da una sala di preghiera e diretto con un coltello
da cucina verso una scuola.
"Stavamo uscendo dalla classe per andare in mensa, abbiamo visto un tipo con due coltelli attaccare il prof con del sangue addosso. Ha tentato di calmarlo per proteggerci. Ci ha detto di andare via, non capivamo bene, abbiamo iniziato a correre e altri sono risaliti ai piani alti", hanno raccontato alcuni studenti, che avrebbero anche riferito di essere stati confinati nelle rispettive aule subito dopo l'attacco.