L'obiettivo di Aya Biran è "il rientro pacifico del bimbo", portato con l'inganno una settimana fa nello Stato ebraico dal nonno
Aya Biran, zia paterna e tutrice legale di Eitan © Ansa
E' giunta in Israele Aya Biran, la zia paterna e tutrice legale di Eitan, il bimbo di sei anni unico sopravvissuto della sua famiglia alla tragedia della funivia Stresa-Mottarone. La possibilità era stata annunciata sabato dagli zii paterni del piccolo. Eitan è stato portato una settimana fa nello Stato ebraico dal nonno il quale, con la scusa di fargli visita, lo ha condotto con sé in Svizzera per poi partire alla volta di Tel Aviv.
L'obiettivo della donna è "di riportare Eitan a casa sua in modo pacifico e senza ritardi", ha affermato il portavoce Eytan Har-Or. Aya Biran è stata accompagnata da funzionari diplomatici.
"Mia moglie scortata dagli agenti" - Aya Biran "è stata accompagnata da poliziotti all'uscita dell'aeroporto, visto che ha ricevuto pesanti minacce sui social media e nei commenti relativi ad articoli pubblicati dalla famiglia Peleg". Lo ha riferito Or Niko, marito della donna. Lo zio paterno ha inoltre raccontato che, negli ultimi giorni, è riuscito a sentire il nipote: "Quando lo rivedremo gli daremo un grande abbraccio per dimostrargli quanto gli vogliamo bene".
L'udienza anticipata al 23 settembre Intanto l'udienza al Tribunale della famiglia di Tel Aviv sul caso di Eitan è stata anticipata, dal 29 settembre, a giovedì 23 settembre. Secondo radio Kan, la signora Biran si è rivolta al procuratore generale Avichai Mandelblit chiedendo di "riavere Eitan al più presto sulla base della Convezione dell'Aja". Aya Biran inoltre si è rivolta alla polizia per essere interrogata.