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G20, stretta di mano tra Biden e Xi ma su Taiwan è gelo: "Linea rossa da non superare" | Cina e Usa "d'accordo": mondo abbastanza grande per interessi di entrambi

I leader di Usa e Cina si incontrano a Bali per risollevare le relazioni fra le due potenze. Sul tavolo la questione Ucraina, Pechino chiede colloqui ma Washington non cede sull'aiuto militare

14 Nov 2022 - 17:15
 © Afp

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Al G20 di Bali i presidenti americano e cinese, Joe Biden e Xi Jinping, si sono incontrati salutandosi con una calorosa stretta di mano. "È un piacere rivederti dall'ultima volta avvenuta nel 2017 - ha detto Xi nelle battute iniziali del loro bilaterale -. Dobbiamo trovare il giusto corso delle relazioni attraverso scambi schietti". "Come leader delle principali economie del mondo, dobbiamo gestire la competizione dei due nostri Paesi", ha commentato il capo della Casa Bianca. Ma dopo un colloquio "aperto e schietto", definizione di Biden, le differenze non si sono affatto appianate. Soprattutto sulla questione Taiwan dove Pechino ha definito inconciliabili "pace e indipendenza" dell'isola.

I leader di Usa e Cina si sono incontrati per oltre tre ore a Bali per risollevare le relazioni fra le due potenze, in quello che forse è il punto più basso dei rapporti diplomatici fra Washington e Pechino negli ultimi 50 anni. Quello di Bali è per Biden il primo incontro in presenza con Xi nei panni di presidente degli Stati Uniti, mentre quando entrambi erano vicepresidenti i due si sono visti 11 volte tra il 2009 e il 2011.

Xi a Biden: "Mondo abbastanza grande per entrambi" - Se da una parte alcuni argomenti li trovano distanti, dall'altra, quella economica, c'è sintonia. Secondo quanto riferito dai media di stato Cinesi, il presidente cinese Xi Jinping ha sottolineato che "il mondo è abbastanza grande perché sia gli Usa sia la Cina possano prosperare senza necessariamente entrare in conflitto". Dal canto suo, Biden aveva sottolineato che tra Cina e Usa c'è una forma di "competizione "vigorosa" ma questa non dovrebbe "tracimare in conflitto": "Il presidente Biden ha spiegato che gli Usa continueranno a competere vigorosamente con la Cina, a partire dagli investimenti sulle fonti di forza per l'economia del nostro Paese e allineando gli sforzi con gli alleati e con i partner nel mondo", ha affermato la presidenza Usa. Il presidente "ha ribadito - ha continuato - che questa competizione non dovrebbe tracimare in conflitto e ha sottolineato che gli Usa e la Cina devono gestire la competizione responsabilmente e mantenere aperte le linee di comunicazione".

Il nodo Taiwan - La "questione di Taiwan" è la "prima 'linea rossa' che non deve essere oltrepassata" nella relazioni tra Stati Uniti e Cina. E' il monito lanciato da Xi Jinping. Chiunque cerchi di dividere Taiwan dalla Cina "violerà gli interessi fondamentali della nazione cinese: il suo popolo non lascerà assolutamente che ciò accada", dice Xi il quale spera di "vedere la pace e la stabilità attraverso lo Stretto di Taiwan, ma attraverso lo Stretto la pace e la stabilità e l'indipendenza di Taiwan sono inconciliabili come l'acqua e il fuoco". Taipei, per la diplomazia di Pechino, è "una questione interna cinese. È aspirazione comune di popolo e nazione cinesi realizzare la riunificazione e la tutela dell'integrità territoriale".

Biden: "La politica cinese non è cambiata, ma nessuna guerra fredda con la Cina" - "La politica Usa dell'unica Cina non è cambiata - dice Biden -.  Ma non vedo un'intenzione imminente della Cina di invadere Taiwan". Il presidente americano esce dal colloquio con l'omologo cinese più ottimista auspidando che non ci sia nessuna guerra fredda con Pechino. Anzi, secondo Joe Biden, il presidente cinese Xi Jinping "è sembrato aperto a fare compromessi". Nelle relazioni internazionali il pericolo più grande è "l'incomprensione", ha detto Biden secondo cui oggi Xi Jinping è stato "franco e diretto", così come in passato. Joe Biden ha detto di aver trovato Xi "né più conciliante, né più aggressivo del solito". "E' stato diretto come lo è sempre stato in passato, l'importante è esserci capiti. In tre ore e mezzo abbiamo coperto un enorme numero di questioni", ha spiegato Biden. 

Biden: non credo che la Cina abbia un piano d'invasione imminente - Comunque un'invasione di Taiwan da parte della Cina non è "imminente", dice Joe Biden. "Vogliamo che la questione venga risolta pacificamente", ha detto Biden, dicendosi convinto che Xi abbia "capito esattamente" il messaggio recapitatogli. Il presidente Usa ha anche affermato di aver stabilito con Xi un meccanismo per la gestione di eventuali problemi con la Cina che prevede incontri tra i capi delle forze armate o tra i membri del governo competenti.

Xi a Biden: "molto preoccupati" per la situazione in Ucraina - Sul tavolo dei due leader è passato anche il dossier Ucraina. La Cina è "molto preoccupata per l'attuale situazione" e continuerà a promuovere i negoziati di pace, ha detto Xi Jinping a Joe Biden. "La Cina sostiene e attende con impazienza la ripresa dei colloqui di pace tra Russia e Ucraina. Allo stesso tempo, auspica che gli Stati Uniti, la Nato e l'Unione europea dialoghino con Mosca", ha detto il presidente cinese, secondo quanto riferito dall'agenzia di stampa statale "China News Service". Il presidente cinese ha inoltre fatto presente che "deve essere evitata la contrapposizione tra i principali Paesi".

Biden: "Continueremo ad aiutare l'Ucraina a difendersi" - Da parte loro gli Stati Uniti dicono che continueranno ad aiutare l'Ucraina a difendersi dalla Russia e non negozieranno alle sue spalle. Joe Biden ha durante il colloqui fatto riferimento alla riconquista di Kherson da parte delle forze ucraine, definendola "una vittoria significativa". "Non posso che elogiare il coraggio e la determinazione dimostrati dal popolo e dalle forze armate ucraine". Tuttavia, ha aggiunto, è difficile dire ora che cosa comporterà concretamente tale sviluppo. "Credo che (i combattimenti) rallenteranno col sopraggiungere dei mesi invernali", ma - ha sottolineato Biden - ho fiducia che la Russia non riuscirà a occupare l'Ucraina come intendeva fare all'inizio.

"Inaccettabile l'uso del nucleare" - Con Xi Jinping "abbiamo discusso l'aggressione russa e abbiamo riaffermato che è totalmente inaccettabile il rischio dell`uso dell'arma nucleare", ha dichiarato il presidente Usa Joe Biden in conferenza stampa a Bali, dopo l'incontro con l'omologo cinese. Biden ha detto che il segretario di Stato Blinken si recherà in Cina per dare seguito al proposito di implementare meccanismi di confronto e dialogo.

Le questione Nord Corea, Biden: "Cina ci aiuti o interverremo" - E a proposito di nucleare, i due leader mondiali hanno parlato anche di Nord Corea. Biden dice che è difficile stabilire con certezza se la Cina possa controllare la Corea del Nord, ma di sicuro anche Pechino deve contribuire a scongiurare l'ipotesi di un test nucleare da parte di Pyongyang. Il capo della Casa Bianca ha detto di aver avvertito il leader cinese che, in caso di test nucleare nordcoreano, gli Usa saranno costretti ad assumere "una serie di azioni difensive che non saranno dirette contro la Cina", quanto a inviare "un messaggio alla Corea del Nord". 

Clima, accordo Xi-Biden per vertice Cop27 - Nel loro incontro a margine del G20 di Bali, Xi Jinping e Joe Biden "hanno concordato che le squadre diplomatiche delle due parti manterranno una comunicazione strategica e condurranno consultazioni regolari, che i team finanziari dei due Paesi condurranno un dialogo e un coordinamento sulle politiche macroeconomiche, sulle questioni economiche e commerciali e su altre questioni e che collaboreranno per promuovere il successo della Cop27", cioè il summit Onu sul clima in corso a Sharm El-Sheikh in Egitto. Lo riferisce il ministero degli Esteri cinese. Secondo il New York Times, si tratta di una svolta negli sforzi per evitare la catastrofe del surriscaldamento globale, dopo che Pechino aveva congelato la cooperazione con gli Usa a seguito della visita della speaker della Camera Usa Nancy Pelosi a Taiwan.

Xi: "Guardano a noi con speranze di pace" - La comunità internazionale "guarda" al summit di Bali perché "riporti le relazioni Usa-Cina sul giusto tracciato" e dia "speranza di pace mondiale", aveva affermato Xi Jinping nelle sue dichiarazioni di apertura. "Attualmente la relazione Cina-Usa è in una situazione tale che ci preoccupa molto, perché non è nell'interesse fondamentale dei nostri due Paesi e non è ciò che la comunità internazionale si attende da noi. Il mondo si attende che riusciamo a gestire in maniera appropriata i nostri rapporti. Dobbiamo lavorare con tutti i Paesi per aumentare la speranza di una pace mondiale, la fiducia nella stabilità globale e un forte impeto allo sviluppo comune".

Prima del vertice, la Casa Bianca aveva avvisato di non aspettarsi svolte clamorose. "Non cerchiamo un reset", come tentato invece sotto la presidenza Obama. La Cina, da parte sua, già a ottobre aveva invitato gli Stati Uniti "a rafforzare la comunicazione e la cooperazione". Il tutto sullo sfondo dell'assenza di Vladimir Putin dal G20 indonesiano

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