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L'Unione Africana diventa membro permanente dell'organizzazione. Meloni: "La risposta ai cambiamenti climatici deve riguardare tutti"
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In una New Delhi super-blindata, è iniziato il summit G20. Aprendo i lavori, il premier indiano Narendra Modi ha detto: "Il mondo soffre di una crisi di fiducia". Poco dopo ha annunciato che l'Unione Africana ha ufficialmente un posto al G20 come membro permanente. Lo storico momento è stato salutato dall'applauso dei leader, tra cui il presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni. Per il premier "l'inclusione dell'UA in questo gruppo è strategica per rafforzare la nostra capacità di affrontare le sfide globali". L'Italia destinerà all'Africa oltre il 70% suo Fondo Italiano per il clima: 3 miliardi di euro nei prossimi 5 anni. Più tardi, aprendo la seconda sessione dei lavori, il primo ministro indiano, ha annunciato che "è stato raggiunto un accordo sulla dichiarazione finale congiunta". Nel passaggio su Kiev, il G20 ha criticato "l'uso della forza" in Ucraina senza però citare mai Mosca. Stretta di mano e scambio di battute tra il presidente americano Joe Biden e il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman.
"Inutile dire che la risposta al cambiamento climatico deve riguardare davvero tutti, altrimenti pensare che possa portare risultati apprezzabili è pura utopia", ha aggiunto Meloni. "E, al di à degli impegni sul contenimento del riscaldamento in corso, dobbiamo considerare prioritaria l'adozione di tutte le misure utili alla mitigazione delle conseguenze dei cambiamenti climatici, che impattano soprattutto sui Paesi del sud globale".
La Corea del Sud contribuirà con un ulteriore stanziamento da 300 milioni di dollari al Fondo globale per il clima (Gcf) nel quadro del suo impegno contro i cambiamenti climatici. Lo ha annunciato nel corso del G20 il presidente Yoon Suk-yeol. Durante il suo intervento alla sessione di apertura dell'evento, dedicata al tema "Una Terra", Yoon, come riferisce il quotidiano "Korea Times", ha espresso l'intenzione di Seul di sostenere i Paesi più vulnerabili di fronte alla sfida del cambiamento climatico.
Modi, aprendo la sessione inaugurale dei lavori del G20 di Nuova Delhi, ha invitato Azali Assoumani, capo dell'Unione Africana e presidente delle Comore, a prendere posto come membro permanente del summit. Assoumani si è quindi seduto tra gli applausi degli altri leader mentre un addetto sistemava sul tavolo il cartellino dell'UA e la bandiera verde dell'organizzazione internazionale.
"Sono felice che sia stata concessa all'Unione africana la piena adesione al G20 - ha quindi scritto poco dopo su X il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel -. L'Ue è stata un convinto sostenitore di questa iniziativa e sono lieto di averla sostenuta fin dall'inizio con Macky Sall (ex presidente dell'UA). Attendo con ansia una stretta collaborazione anche in questa sede".
"L'Unione europea e l'Africa stanno collaborando per affrontare le priorità del continente. Garantire la sicurezza alimentare, garantire i mezzi per combattere il cambiamento climatico, attrarre investimenti. Do il benvenuto all'Unione Africana come nuovo membro a pieno titolo del G20. Il G20 ha molto da guadagnare da una forte voce africana", ha scritto su X la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, impegnata al summit in corso a Nuova Delhi.
È stata trovata l'intesa sul nuovo progetto di corridoio economico e infrastrutturale per collegare India, Medio Oriente e Europa. Nell'ambito dei lavori del G20, si è svolto - secondo fonti italiane - l'evento 'Partnership for global infrastructure and investment and India-Middle East-Europe economic corridor' allo scopo di valorizzare il lavoro svolto dalla Partnership for Global Infrastructure and Investment, che stanzia risorse per 600 miliardi di dollari. All'appuntamento è stato firmato il memorandum d'intesa sul progetto che prevede due direttrici sia ferroviarie sia marittime per collegare l'India ai Paesi del Golfo e all'Europa.
Modi, nel suo intervento, ha anche rivolto un pensiero alla popolazione del Marocco, colpita dal terremoto. "Prima di iniziare i lavori del G20 - ha detto - voglio esprimere le mie condoglianze per la perdita di vite umane a causa del terremoto in Marocco. Preghiamo affinché tutti i feriti si riprendano al più presto. L'India è pronta a offrire tutta l'assistenza possibile al Marocco in questa difficile situazione".
"Forti entrambe di una storia millenaria, Italia e Cina condividono un Partenariato Strategico GAlobale di cui il prossimo anno ricorrerà il ventesimo anniversario e che costituirà il faro per l'avanzamento dell'amicizia e della collaborazione tra le due Nazioni in ogni settore di comune interesse". Lo ha riferito in una nota di Palazzo Chigi dopo l'incontro fra il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il primo ministro della Repubblica Popolare Cinese, Li Qiang, avvenuto a margine dei lavori del G20.
Una relazione sana e stabile tra Cina e Italia "è in linea con gli interessi comuni di entrambi i Paesi ed è necessaria per un migliore sviluppo di entrambi". È quanto ha detto il premier Li Qiang nell'incontro con Giorgia Meloni a margine del G20 di New Delhi, secondo quanto riportato dall'ambasciatore cinese a Roma, Jia Guide, su X. "Si spera che l'Italia fornisca un ambiente imprenditoriale equo, giusto e non discriminatorio affinché le aziende cinesi possano investire e svilupparsi in Italia. La Cina continuerà a espandere l'accesso
al mercato per creare maggiori opportunità per i prodotti di qualità di entrare nel mercato".
Nel testo della dichiarazione finale, il G20 condanna "l'uso della forza" in Ucraina per conquiste "territoriali" senza però mai menzionare in forma esplicita l'aggressione della Russia. Per altro verso, i leader denunciano che le "crisi a cascata" rappresentano una minaccia per la crescita globale a lungo termine.
Il G20, inoltre, richiede la "piena, tempestiva ed efficace attuazione" dell'accordo sul grano, "efficace per garantire consegne immediate e senza ostacoli di grano, prodotti alimentari e fertilizzanti e input agricoli provenienti dalla Federazione Russa e dall'Ucraina. Questo è necessario per soddisfare la domanda nei Paesi in via di sviluppo e meno sviluppati, in particolare quelli africani".
In un paragrafo successivo a quello in cui
si chiede la piena attuazione dell'accordo sul grano, si legge ancora: "Enfatizzando l'importanza di sostenere la sicurezza alimentare ed energetica, noi abbiamo chiesto la cessazione della distruzione militare o di altri attacchi a infrastrutture rilevanti. Abbiamo anche espresso profonda preoccupazione per l'impatto negativo che i conflitti hanno sulla sicurezza dei civili, esacerbando così le fragilità e le vulnerabilità socioeconomiche esistenti e ostacolando una risposta umanitaria efficace".
I leader del G20 spingono sul fronte della transizione energetica e il cambiamento climatico e si impegnano a sostenere gli sforzi per triplicare la capacità globale di energia rinnovabile entro il 2030. Il gruppo delle principali economie sviluppate ed emergenti "perseguirà e incoraggerà gli sforzi per triplicare la capacità di energia rinnovabile. Ci impegniamo ad accelerare urgentemente le nostre azioni per affrontare le crisi ambientali e le sfide, compreso il cambiamento climatico".
I leader del G20 a sorpresa non menzionano impegni temporali sull'eliminazione dei combustibili fossili. A dispetto dei molteplici segnali negativi sulla crisi climatica, i leader hanno affermato di riconoscere l'importanza di "accelerare gli sforzi verso l'eliminazione graduale dell'energia a carbone". L'assenza di impegni definiti stona anche considerando che il documento dei leader è maturato all'indomani del rapporto dell'Onu che ha rimarcato come l'eliminazione graduale dei combustibili fossili sia "indispensabile" per lo zero netto delle emissioni.
Nella dichiarazione finale dei leader, approvata nel primo dei due giorni di lavori, affermano: "Riconosciamo la necessità di maggiori investimenti globali per raggiungere i nostri obiettivi climatici dell'accordo di Parigi, di aumentare rapidamente e sostanzialmente gli investimenti e la finanza climatica da miliardi a trilioni di dollari a livello globale da tutte le fonti".