"RITIRI LE TRUPPE"

G7: l'azione della Russia inaccettabile Putin: no a una nuova guerra fredda

Pressioni di Obama: "Mosca si fermi o più sanzioni". Putin ha "auspicato" che la crisi in Ucraina "non sia una nuova tappa della guerra fredda. Non c'è nessuna forza militare, nessun istruttore russo presente nel sud-est ucraino"

05 Giu 2014 - 00:49
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"L'azione della Russia in Ucraina è inaccettabile". E' quanto scritto nel comunicato finale diffuso al termine della prima giornata del vertice dei G7. Il documento conferma, se necessario, la possibilità di intensificare le sanzioni contro Mosca. Il G7 preme sulla Russia per accelerare il ritiro delle truppe dai confini dell'Ucraina e affinché utilizzi la sua influenza per fermare i separatisti.

G7: l'azione della Russia inaccettabile Putin: no a una nuova guerra fredda

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"Le azioni della Russia sono inaccettabili e devono fermarsi", si legge. "Chiediamo quindi alla Federazione russa di accelerare il ritiro delle sue forze armate dal confine dell'Ucraina e di esercitare la sua influenza tra i separatisti armati perché rinuncino alle armi e alla violenza", prosegue il testo.

Si sottolinea anche l'impegno a sostenere "un meccanismo coordinato di donatori internazionali per assicurare l'effettiva consegna degli aiuti all'Ucraina e per massimizzare l'impatto dell'assistenza economica". "I leader del G7 - si legge infine - sono pronti a intensificare il varo di sanzioni mirate se la Russia non dovesse impegnarsi in una soluzione pacifica della crisi".

E' Washington a premere affinché la Russia comprenda che l'Occidente ha una sola posizione, univoca, contraria alla politica del Cremlino. Sulla crisi dell'Ucraina il G7 "deve parlare con una sola voce", ha infatti sottolineato il presidente statunitense Barack Obama. L'incontro "è un'occasione, dopo l'elezione del nuovo presidente ucraino, per ridurre la tensione", ha aggiunto.

Sotto esame c'è, come detto, un ampio ventaglio di iniziative mirate e il G7 dovrà valutare come procedere e le relative conseguenze. Il "se e come" andare avanti sulla strada delle sanzioni, hanno aggiunto fonti, dipenderà dal comportamento della Russia, ovvero se Mosca continuerà a destabilizzare l'Ucraina orientale e a sostenere i gruppi separatisti.

Quanto ai futuri incontri che altri leader del G7 avranno con Vladimir Putin nei prossimi giorni, Washington non appare preoccupata o irritata. E sottolinea che il punto non è quello degli incontri, quanto piuttosto cosa viene detto durante i colloqui. Le fonti americane escludono comunque per ora la possibilità di un incontro Obama-Putin in Normandia anche se ci saranno un paio di occasioni in cui i due saranno fisicamente molto vicini.

Putin: spero non sia una nuova guerra fredda - Il presidente russo Vladimir Putin, intervistato dalla radio francese Europe 1, ha "auspicato" che la crisi in Ucraina "non sia una nuova tappa della guerra fredda"."Non è un segreto che la politica più aggressiva, più severa, è la politica americana", ha aggiunto Putin.

Merkel: destabilizzazione preoccupa - I leader del G7 sono "preoccupati per le violenze a Donetsk e per i tentativi di destabilizzazione", continuano a "monitorare la situazione soprattutto ad Est" e "nel caso in cui non vi fossero progressi le sanzioni passerebbero alla fase 3". Lo ha detto la cancelliera tedesca Angela Merkel al termine della prima giornata del summit. La Merkel ha spiegato che la linea ora è quella del dialogo con tutte le parti: "Parlerò con l'Ucraina, poi con la Russia, e anche gli altri avranno delle discussioni, e dopo ci consulteremo".

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