I colpi di Stato nell'Africa Subsahariana
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Spari nella Capitale, frontiere chiuse "fino a nuovo ordine". Tajani: "Gli oltre 150 italiani sono al sicuro"
Ali Bongo Ondimba © Afp
In Gabon un gruppo di una decina di soldati ha annunciato con un comunicato stampa letto sul canale televisivo statale Gabon 24 l'annullamento delle elezioni e lo scioglimento di "tutte le istituzioni della Repubblica" del paese dell'Africa centrale. L'autorità elettorale nazionale aveva appena annunciato la rielezione, con il 64,27% dei voti, per il terzo mandato del presidente del Gabon, Ali Bongo Ondimba, al potere da 14 anni. Il presidente, insieme a uno dei suoi figli, si trova agli arresti domiciliari. Lo hanno comunicato i militari golpisti alla tv di Stato. Il generale Brice Oligui Nguema è quindi stato nominato "presidente della transizione" dai golpisti.
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Subito l'opposizione aveva definito l'elezione truccata. Il rovesciamento del presidente metterebbe fine al potere della sua famiglia in Gabon, durato 53 anni. "Abbiamo deciso di difendere la pace ponendo fine all'attuale regime" causato da "un governo irresponsabile e imprevedibile che provoca un continuo deterioramento della coesione sociale che rischia di portare il Paese nel caos", ha dichiarato uno dei soldati apparsi in tv intervenendo a nome del "Comitato per la transizione e il ripristino delle istituzioni".
Dopo l'annuncio del colpo di Stato, forti spari sono stati segnalati nella capitale gabonese Libreville. I militari hanno deciso anche la "chiusura delle frontiere fino a nuovo ordine".
Il generale Brice Oligui Nguema, capo della Guardia repubblicana del Gabon, la guardia pretoriana del deposto presidente, è stato portato in trionfo da centinaia di soldati poche ore dopo il colpo di Stato, al grido di "Oligui presidente", nelle immagini trasmesse dalla tv di Stato. Il video è stato trasmesso in loop alla fine della dichiarazione che annunciava gli arresti domiciliari per Bongo.
Il ministero degli Esteri segue la situazione in Gabon e invita alla "prudenza" gli italiani che si trovano nel Paese. "La Farnesina monitora l'evoluzione della situazione nel Paese. Ambasciata a Libreville operativa. Invitiamo i connazionali alla prudenza. Per qualsiasi emergenza o segnalazione è possibile contattare la nostra Unità di Crisi al numero +39 06 36225", scrive il ministero su X.
"Il ministero degli Esteri con l'Unità di crisi e con l'ambasciata d'Italia a Libreville sta seguendo l'evolversi della situazione. Gli oltre 150 italiani che vivono in Gabon sono al sicuro, li invitiamo tutti alla massima prudenza, a rimanere a casa. Oggi e domani si parlerà della situazione in Gabon e nel resto dell'Africa durante la riunione dei ministri degli Esteri dell'Unione Europea". Queste le parole affidate a un video messaggio del vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani.
"L'Italia - ha fatto sapere il ministro - continua a essere impegnata per una soluzione diplomatica della crisi in Niger e anche della più recente in Gabon, lavorando in stretto coordinamento con i partner". E' "fondamentale - ha aggiunto - che i Paesi europei mantengano una piena unità d'intenti nella ricerca di una via d'uscita pacifica che assicuri pace e stabilità all'intera regione del Sahel, lavorando d'intesa coi partner regionali".