Gas, stoccaggio e fabbisogno: i numeri per l'Italia
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"Siamo un esportatore affidabile", dice il ministro Amanov. Intanto i media tedeschi fanno trapelare la notizia che Berlino considera distrutto il gasdotto Nord Stream 2
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Sul fronte del gas il Turkmenistan si propone come fornitore all'Europa. Lo ha detto il ministro di Stato turkmeno e presidente di Turkmengaz, Batyr Amanov, in occasione della conferenza internazionale Oil and Gas of Turkmenistan 2022 in corso ad Ashgabat. "Il Turkmenistan è un esportatore di gas affidabile e un attore chiave sulla scena energetica globale, che ha ampie prospettive di fornitura di gas naturale all'Europa" ha affermato. Attualmente il Turkmenistan esporta gas verso la Russia e la Cina.
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Attualmente il Turkmenistan esporta verso la Russia e la Cina. "Data la grande domanda di metano sul mercato energetico globale, la compagnia di Stato Turkmengaz è pronta a collaborare all'ulteriore diversificazione delle sue rotte di fornitura verso i mercati energetici globali, al fine di rafforzare la sicurezza energetica regionale", ha aggiunto.
Nord Stream 2 è andato distrutto - Nel frattempo secondo il governo tedesco il Nord Stream 2 sarebbe ormai inutilizzabile a seguito del sabotaggio esplosivo subito. Il secondo gasdotto sottomarino che collega Russia e Germania attraverso il Mar Baltico sarebbe distrutto. E' quanto riferisce il quotidiano "Handelsblatt", aggiungendo che Mosca sostiene la tesi opposta e ha ripetutamente proposto l'attivazione del Nord Stream 2 per far fronte alla crisi energetica in Europa. Secondo l'esecutivo tedesco, è invece "molto probabile" che il sabotaggio a mezzo di ordigni esplosivi abbia avuto "un impatto negativo su entrambi le linee" del Nord Stream 2. Pertanto, "la disponibilità tecnica di base" del gasdotto "non sia più data". Inoltre, l'entrata in funzione dell'infrastruttura non è stata autorizzata dal governo tedesco. Tale decisione è stata assunta dal cancelliere Olaf Scholz a seguito del riconoscimento da parte della Russia dell'indipendenza dall'Ucraina delle autoproclamate repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk, nel Donbass.
Blinken: "Stiamo facendo tutto il possibile per aiutare l'Europa" - Il segretario di Stato, Antony Blinken, dice che gli Usa stanno facendo tutto il possibile per aiutare l'Europa a far fronte alle ricadute del conflitto in Ucraina, specie sul fronte dell'insicurezza energetica. Nel corso di una intervista a "Bloomberg News" rilanciata dal dipartimento di Stato il segretario dice che "i circa nove mesi dall'inizio dell'aggressione russa (all'Ucraina) sono stati notevoli in termini di allontanamento dell'Europa dalla dipendenza dalla Russia che si era consolidata per decenni". Secondo Blinken, l'Europa ha già ridotto significativamente la propria dipendenza dalla Russia, uno sviluppo che avrà "un profondo impatto strategico negli anni e nei decenni a venire" per far fronte all'attuale crisi energetica.