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Gaza, i dettagli dell'accordo di cessate il fuoco e le prossime tappe

La prima fase riguarda il rilascio degli ostaggi e detenuti palestinesi. La seconda, la liberazione degli altri ostaggi e il ritiro israeliano. Fase 3, pace e ricostruzione 

19 Gen 2025 - 19:54
 © Ansa

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Il cessate il fuoco tra Israele e Hamas entrato in vigore rappresenta un momento cruciale per cercare di porre fine a oltre 15 mesi di conflitto iniziato il 7 ottobre 2023. L'intesa, mediata da Qatar, Egitto e Stati Uniti, prevede una serie di passaggi graduali, tra cui il rilascio di ostaggi e prigionieri, il ritiro parziale delle truppe israeliane dalla Striscia di Gaza e un significativo aumento degli aiuti umanitari. Israele ha già iniziato il ritiro delle sue forze dalle aree attorno alla città meridionale di Rafah, dirigendosi verso il corridoio Filadelfia, lungo il confine con l'Egitto. Questo è il primo passo di un processo che dovrebbe portare a ulteriori ritiri dalle aree urbane nel territorio. Parallelamente, iniziano le operazioni di rilascio degli ostaggi israeliani e dei detenuti palestinesi, con una cronologia precisa che scandirà i prossimi due mesi.

Le prossime mosse di Palestina e Israele

 Nel primo giorno dell'accordo, sono stati liberati tre ostaggi israeliani, mentre circa 95 detenuti palestinesi sono stati rilasciati dalle prigioni israeliane. La prossima tappa è prevista per domenica 26 gennaio, quando altri quattro ostaggi e altri detenuti palestinesi verranno liberati. Questo schema di scambi continuerà con cadenza settimanale, portando gradualmente alla liberazione di 33 ostaggi israeliani e 737 prigionieri palestinesi entro i primi 42 giorni. Tra gli aspetti più significativi dell'accordo c’è anche il ritiro progressivo delle truppe israeliane. Il 2 febbraio è previsto un ulteriore ritiro dal corridoio di Netzarim, un'area strategica che separa Gaza City dal resto della Striscia. A partire dal 10 febbraio, inoltre, sarà consentito ai palestinesi l'accesso al nord della Striscia tramite la strada Salah al Din, che collega diverse aree di Gaza. 

La seconda fase

 L'intesa prevede anche una seconda fase, che dovrebbe iniziare a marzo, qualora le condizioni stabilite nella prima fase siano rispettate. Questa includerà la liberazione di tutti gli ostaggi israeliani ancora vivi, principalmente soldati maschi, in cambio di ulteriori detenuti palestinesi.

Inoltre, Israele si impegnerà a completare il ritiro dal corridoio Filadelfia, una mossa che segnerebbe un cambiamento significativo nella dinamica del conflitto. La terza fase dell'accordo, i cui dettagli restano ancora vaghi, potrebbe prevedere la consegna dei resti degli ostaggi deceduti e l'avvio di un piano di ricostruzione della Striscia di Gaza sotto supervisione internazionale e il possibile dispiegamento di una forza di pace, con una durata prevista tra i tre e i cinque anni. 

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