© Afp
© Afp
L'Egitto chiede un cessate il fuoco per poter soccorrere i feriti. Strage in un campo profughi: sterminata una famiglia con 8 bimbi e due donne
Non si attenua il fuoco su Gaza. L'esercito israeliano ha bombardato, dopo un breve preavviso, il grattacielo al-Jala, sede di alcuni media tra cui al-Jazeera e l'agenzia internazionale Associated Press. I raid aerei hanno anche colpito "l'ufficio operativo" di Hamas. Il bilancio provvisorio delle vittime nella Striscia è di 139 morti, tra cui 39 bambini. Secondo l'esercito sono 2.300 i razzi sparati su Israele.
Il presidente dell'Autorità nazionale palestinese Abu Mazen e il presidente americano Joe Biden hanno avuto oggi il loro primo colloquio telefonico, dall'insediamento alla Casa Bianca. I due hanno parlato degli "ultimi sviluppi" a Gaza. Lo ha annunciato il ministro dell'Anp, Hussein Al-Sheikh, uno stretto collaboratore di Abu Mazen.
Israele "fa tutto il possibile per evitare di colpire persone innocenti". Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu in una conversazione telefonica con il presidente Usa Joe Biden in merito alla situazione nella Striscia di Gaza. Secondo Netanyahu, "le torri, al cui interno c'erano obiettivi terroristici attaccate dall'esercito, sono state sgomberate dalle persone non coinvolte".
Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha avuto un colloquio telefonico con l'Alto rappresentante Ue Josep Borrell. Al centro della discussione la situazione in Medio Oriente, i raid israeliani su Gaza e il lancio di razzi da parte di Hamas. E' stata ribadita la necessità di organizzare in tempi brevi una riunione straordinaria tra i ministri degli Esteri europei.
"La sicurezza dei media è una responsabilità essenziale": lo afferma la Casa Bianca in una nota in cui commenta la distruzione dell'edificio della stampa a Gaza City, dove si trovava anche l'ufficio dell'Associated Press.
Il presidente e Ceo dell'agenzia Usa Associated Press, Gary Pruitt, si è detto "scioccato e inorridito dall'inquietante attacco israeliano" al palazzo che ospitava gli uffici di AP a Gaza. Il grattacielo è stato bombardato dopo un breve preavviso.
"Hamas a Gaza usa edifici elevati per fini militari come la raccolta di informazioni di intelligence, la progettazione di attacchi, operazioni di comando e controllo, e per le comunicazioni'": Lo ha affermato il portavoce militare israeliano poco dopo l'abbattimento del grattacielo al-Jala a Gaza City. "Quando Hamas utilizza un edificio elevato per fini militari, esso diventa un obiettivo militare legittimo. Il diritto internazionale è chiaro".
© Afp
© Afp
L'esercito israeliano ha colpito il grattacielo al-Jala, nel pieno centro di Gaza, che ospita gli uffici dei media, tra cui quello dell'agenzia Usa Associated Press e di Al Jazeera. L'attacco aereo è avvenuto circa un'ora dopo che l'esercito israeliano ha ordinato di evacuare l'edificio. Non è stata ancora data una spiegazione del perché il palazzo sia stato preso di mira.
"Alcuni elementi di spicco della organizzazione terroristica Hamas sono stati attaccati la scorsa notte in un appartamento utilizzato come infrastrutture terroristica nella zona di Shati, nel nord della Striscia di Gaza". Lo ha annunciato il portavoce militare israeliano. Hamas, ha aggiunto, "usa deliberatamente civili come scudi umani per proteggere le proprie attività ostili". "Le nostre forze armate - secondo il portavoce - ricorrono a tutte le precauzioni possibili per far sì che civili non siano colpiti durante le proprie attività operative". In precedenza da Gaza era stato riferito della morte a Shati di almeno 10 civili.
L'ultimo lancio di razzi da Gaza su Tel Aviv ha causato un morto in un edificio colpito a Ramat Gan, sobborgo cittadino. Lo hanno confermato i servizi di pronto soccorso citati dalla tv pubblica. La vittima è un uomo di 50 anni.
Sono stati decine i razzi lanciati da Gaza poco fa su Tel Aviv e sulla zona metropolitana. Lo ha detto la tv che ha mostrato anche le immagini di un edificio colpito nel sobborgo cittadino di Ramat Gan, da cui si leva una colonna di fumo. Non si hanno al momento notizie di vittime, secondo quanto riferito dai Servizi di pronto soccorso.
Nel sesto giorno di attacchi aerei israeliani consecutivi sulla Striscia di Gaza, Hamas ha fatto sapere che il numero aggiornato dei morti è di 139 persone, fra cui 39 bambini. I feriti sarebbero circa mille.
Dall'inizio del conflitto, da Gaza sono stati lanciati circa 2.300 razzi verso Israele. Di questi - ha detto l'esercito - mille sono stati intercettati dal sistema di difesa antimissili Iron Dome. Secondo la stessa fonte circa 380 sono ricaduti all'interno del territorio di Gaza.
La scorsa notte nel rione Ajami di Jaffa (Tel Aviv) una bottiglia incendiaria ha scatenato un incendio nell'appartamento di una famiglia araba. Un bambino di 12 anni è stato ustionato in maniera grave, ed il fratello in modo medio. Nella stessa città facinorosi arabi hanno aggredito due cronisti televisivi ebrei. Disordini anche a Gerusalemme est, dove gruppi di arabi hanno attaccato ed incendiato una volante della polizia.
Con un messaggio su twitter l'esercito israeliano venerdì mattina aveva annunciato l'offensiva di terra sulla Striscia di Gaza. Notizia rilanciata su tutti i media. Ma è stata in realtà una trappola per Hamas. I militanti del gruppo palestinese si sono immediatamente rifugiati nei bunker ed è stata per loro una trappola mortale dato che Israele ha subito bombardato e distrutto quei tunnel. Ma ora l'uso dei media da parte di Israele è fonte di polemica internazionale. L'esercito si è difeso parlando di una incomprensione ma un commentatore militare sulla tv israeliana Channel 13 ha parlato di una vera e propria strategia: "Hanno annunciato l'attacco ma era una manipolazione e ha avuto successo", ha dichiarato Or Heller. Felicia Schwartz, corrispondente del Wall Street Journal, ha detto di aver avuto la notizia dell'offensiva di terra dal tenente colonnello Jonathan Conricus, un portavoce militare. Dichiarazione che Conricusa ha ritrattato due ore dopo ma ormai la trappola era scattata. Il rapporto tra il governo ebraico e i media esteri si fa dunque più teso. Ma per Peter Lerner, ex portavoce dell'esercito ebraico, questa situazione non intacca la fiducia della popolazione verso il governo di Gerusalemme: per i cittadini ebrei i media esteri sono troppo succubi della "versione palestinese" della storia, presente e passata. Lerner ha detto che ritiene improbabile che i militari abbiano mentito intenzionalmente, ma il danno è stato fatto a prescindere.
Sono ripresi dopo alcune ore di quiete i lanci di razzi da Gaza verso il sud di Israele, in particolare nelle città di Ashkelon e Ashdod. Le stesse, insieme a Beer Sheva, Sderot e aree limitrofe, sono state bersaglio di un intenso lancio di razzi la notte scorsa. Secondo l'esercito i razzi sono stati circa 200, molti intercettati dal sistema Iron Dome.
Almeno 10 persone, tra cui due donne e 8 bambini, tutti membri della stessa famiglia, sono stati uccisi la scorsa notte in un attacco israeliano nel campo profughi di Al-Shati nel nord della Striscia. Lo riferisce l'agenzia Maan secondo cui ad essere colpita è stata una casa di tre piani.
Tre razzi sono stati lanciati dal territorio siriano verso le alture del Golan. Uno, difettoso, è caduto in territorio siriano, e gli altri due nel sud del Golan, nelle vicinanze del villaggio agricolo israeliano di Ramat Magshimim. Sono esplosi in zone aperte e non hanno provocato danni. Lo ha riferito la televisione pubblica israeliana Kan.
Il numero delle persone uccise dai raid israeliani a Gaza è salito a 126, tra cui 31 bambini e 20 donne: lo riferiscono le autorità sanitarie della Striscia,
citate dal quotidiano Haaretz. Secondo la stessa fonte, sono 950 i feriti nell'attacco, che in serata continuava, anche se con minore intensità.
I caccia israeliani hanno colpito durante la notte obiettivi nel centro di Gaza, ha detto l'esercito israeliano. L'aviazione israeliana ha colpito diversi siti nella Striscia, mentre i razzi hanno nuovamente colpito lo Stato ebraico. L'esercito israeliano ha detto di aver colpito un "ufficio operativo" di Hamas vicino al centro di Gaza City, con ulteriori attacchi contro quelli che i militari hanno chiamato "siti di lancio sotterranei".