Si tratta dello scontro più duro dal 2014: l'aviazione israeliana ha risposto effettuando circa 150 attacchi nella Striscia
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Continua la pioggia di razzi dalla Striscia di Gaza verso la zona meridionale di Israele. Dopo una brave pausa in nottata, i lanci sono ripresi: secondo la radio militare, da lunedì sono stati oltre 400. Il cadavere di un 40enne è stato estratto dalle macerie ad Askhelon. L'aviazione israeliana ha risposto effettuando circa 150 attacchi nella Striscia, colpendo postazioni di Hamas e di altre fazioni palestinesi, tra cui anche un tunnel.
Si tratta dello scontro più duro dal 2014, che lascia presagire lo spettro di un nuovo conflitto. Il portavoce dell'ala militare di Hamas ha minacciato di colpire Beersheba e Ashdod "se Israele persiste nella sua aggressione" sulla Striscia.
Anche il Movimento per il Jihad Islamico in Palestina ha fatto eco al comunicato di Hamas, sostenendo che "le fazioni palestinesi hanno la capacità di continuare la loro offensiva".
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha convocato una riunione del Consiglio di Difesa, ammonendo Hamas: "Se continuerà ad attaccare i civili israeliani, anche i raid nella Striscia proseguiranno". "Hamas sta cercando di cambiare le regole del gioco - ha detto il portavoce del ministero degli Affari esteri, Emmanuel Nahshon - e usa i cittadini israeliani come ostaggi del terrore allo stesso modo di come tratta la propria popolazione a Gaza".
Domenica un violento scontro tra Hamas e Israele aveva fatto risalire d'un colpo la tensione a Gaza, provocando sei morti tra le fila palestinesi e diversi feriti. Tra le vittime ci sarebbe anche Nour Barake, comandante del braccio militare dell'organizzazione a Khan Younes nel sud di Gaza, dove tutto è cominciato. La sua uccisione è stata attribuita da Hamas all'azione di un'unità d'élite israeliana penetrata all'interno della Striscia.