MEDIO ORIENTE, SITUAZIONE INFUOCATA

Gaza, ultimatum di Israele ad Hamas Giovedì 5 ore di tregua umanitaria

Il ministro della Giustizia israeliano Livni minaccia: "Se Hamas non accetterà la proposta egiziana non ci darà altra possibilità che continuare l'operazione militare e dare una risposta ancora più forte"

17 Lug 2014 - 00:53
 © ansa

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Sale ancora la conta delle vittime dei raid israeliani a Gaza che negli ultimi 9 giorni hanno fatto ormai 220 morti: il bilancio si aggrava con 4 bambini palestinesi uccisi in spiaggia. Secondo il quotidiano Maariv, Hamas è interessata a concordare un tregua di 10 anni, ma da Gaza non c'è alcuna conferma. Il ministro della Giustizia israeliano, intanto, minaccia: "Se Hamas non accetterà la proposta egiziana continueremo l'operazione militare".

"Se Hamas non accetterà la proposta egiziana non ci darà altra possibilità che continuare l'operazione militare a Gaza e dare una risposta ancora più forte", ha ammonito il ministro israeliano Tizpi Livni incontrando il ministro degli Esteri italiano Federica Mogherini, che da due giorni è nella regione. Il ministro italiano ha anche visto per un'ora e mezzo il premier Netanyahu e a lui ha ribadito la "preoccupazione non solo per il lancio dei razzi sul territorio e su obiettivi civili israeliani ma anche l'alto numero di vittime, compresi i bambini a Gaza".

Israele, intanto, ha richiamato altri 8mila riservisti arrivando così a 56mila (nel 2012, per l'operazione "Colonna di Nuvola", erano stati 70mila) e non ha escluso la possibilità di un ingresso a Gaza nel tentativo di eliminare completamente l'arsenale militare di Hamas. E una fonte della sicurezza israeliana ha sottolineato come sia "molto elevata" la probabilità che Israele lanci a Gaza un'operazione di terra: "Se vuoi combattere il terrorismo devi essere sul posto. Dal cielo possiamo colpirli duramente ma non sbarazzarci di loro. L'occupazione è fattibile in giorni o settimane al massimo".

E probabilmente è anche per questo che da parte palestinese non viene del tutto esclusa un'intesa: secondo il quotidiano israeliano Maariv, Hamas sarebbe interessata a concordare un tregua di dieci anni (ma in questo senso non arrivano conferme da Gaza) e sarebbero già state formulate in merito dieci richieste precise, tra le quali la riapertura del valico di Rafah (da cui si accede al Sinai egiziano) e la liberazione di centinaia di palestinesi arrestati in Cisgiordania nelle settimane passate. Ma il portavoce di Hamas Mushir al-Masri fa notare come sul cessate il fuoco "non c'è stato ancora alcun contatto serio".

Intanto continuano a parlare le armi: a Gaza sono morti 6 bambini, quattro dei quali colpiti dagli aerei israeliani su una spiaggia (su questa vicenda Tel Aviv ha aperto un'inchiesta), mentre su Israele continuano a piovere razzi (un centinaio solo mercoledì in varie parti del Paese, compresa Tel Aviv).

Per Gaza, però, giovedì si attende una giornata di tregua. Almeno per cinque ore (dalle 10 alle 15 locali) grazie al cessate il fuoco che Israele e Hamas osserveranno per motivi umanitari, accogliendo così una richiesta dell'emissario dell'Onu per la regione Robert Serry.

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