Le studentesse della facoltà di Storia potranno sostituire un colloquio orale con una prova da preparare a casa. Alcuni docenti: "E' sessista"
© Ap/Lapresse
Università di Oxford al centro delle polemiche, nel Regno Unito, dopo l'annuncio che, già dal prossimo anno accademico, la facoltà di Storia consentirà di sostituire un esame con una prova sostenibile da casa. Il provvedimento vuole infatti, venire incontro alle studentesse incapaci di gestire l'ansia in sede di colloquio orale con il docente. Sulla celebre università si sono subito riversate le accuse di sessismo e oscurantismo.
L'obiettivo della riforma è quello di migliorare il rendimento delle iscritte che nelle statistiche risultano indietro rispetto ai colleghi maschi, con una inferiore probabilità di terminare la laurea di primo livello e con voti più bassi. Solo il 32 per cento delle ragazze ottiene il voto finale massimo contro il 37 per cento degli uomini.
Peccato che il nuovo sistema creato ad hoc faccia passare un'idea delle donne ancora legata al sesso debole.
Amanda Foreman, ricercatrice dell'università di Liverpool, ha così commentato al "Telegraph" l'iniziativa messa in piedi da Oxford: “Penso che la decisione sia motivata da buone intenzioni e sono felice che abbiano preso sul serio la questione. Ma questa scelta è offensiva. State dicendo che le ragazze non riescono a sopportare lo stress di una seduta d’esame tanto da far alzare i loro livelli di ansia. Non credo che le ragazze siano intrinsecamente più deboli rispetto ai ragazzi e non posso accettare questa visione. Le donne non sono il sesso debole”.
E questa non è l'unica critica alla quale la riforma è stata sottoposta. Altri docenti hanno fatto notare come un compito preparato a casa sia molto più esposto al rischio di plagio. Un'altra parte del corpo docente inglese, infine, ha difeso tale provvedimento, giudicato positivo perché azzera il divario di genere.